In una lunga intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, Dries Mertens si è raccontato a 360°. L'attaccante belga del Napoli, ha parlato del suo futuro e della nascita del suo primogenito. Queste le sue parole:

"Dal primo momento ho avvertito un'attrazione fatale per la città. Ci sono nove anni della mia vita: ci sono stato, e ci starò sempre bene. Sono stato fortunato nella scelta: al mattino mi sveglio e vedo il mare, ho un orizzonte che ti conquista, e se voglio posso salire in barca e andare a Capri o Amalfi. Nella drammaticità del Covid e di questa fase dell'esistenza, ho potuto apprezzare ancora di più quel luogo, casa mia. 

Sono cambiato, anche profondamente, da quando ho saputo che sarei diventato papà. Mi sento diverso, più attento e responsabile. Sento ingigantirsi il mio rispetto verso le donne, la gravidanza di Kat ha accentuato questo lato della mia personalità

Spero di restare a Napoli ma non dipende da me. Il contratto è a favore del club, aspetto e poi si vedrà. So che arriverà anche il momento in cui sarà inevitabile salutarsi, e a casa Mertens piangeranno tutti, compreso il bambino. Ho un solo modo per convincere De Laurentiis a rinnovare, segnare tanto. Più gol faccio, più capirà che varrà la pena farmi firmare. Poi ho un asso nella manica: invece di cercare un altro attaccante, gli concedo di tesserare mio figlio così non devo mollare casa nè tantomeno Napoli".

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