Succede di tutto, o forse niente, al GP del Belgio di Formula 1. La partenza dei piloti, rinviata più volte a causa della pioggia intensa, si è conclusa con l'assegnazione dei punti dopo soli due giri. Una gara che solleverà diverse polemiche per il modo in cui è stata affrontata.

GP del Belgio di Formula 1, ecco cosa è successo

Fissato per le 15, a pochi minuti dall'inizio i commissari scelgono di posticipare l'inizio del GP di soli 10 minuti. La situazione meteorologica, però, sembra non voler migliorare e dopo i primi giri di formazione, i piloti lamentano una scarsa visibilità. Le monoposto rientrano in pit lane e, in attesa di sapere quale sarà la decisione finale, gli stessi piloti decidono di rilassarsi all'interno dei box. Nel frattempo la pioggia non si placa e l'intervento dei mezzi di soccorso per sgomberare la pista dall'acqua non migliorano le condizioni del circuito. Si pensa, così, all'esecuzione di due giri - necessari per l'assegnazione dei punti - dietro la safety car. Dopo una serie di ripensamenti, alle 18.20 le monoposto rientrano in pista per dare il via a una gara ridotta, di solo 1 ora. Ma, neanche il tempo di dare il via alla corsa che, al terzo giro, il GP del Belgio viene dichiarato concluso.

Si decide di assegnare comunque metà del punteggio con Max Verstappen che trionfa in una delle gare più strane della storia della Formula 1. Alle sue spalle George Russell che conquista il suo primo podio della carriera e, in terza posizione, il campione del mondo Lewis Hamilton.

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