Il Torino, nell'anticipo delle 18, affronterà i blucerchiati che in casa hanno perso solo con Lazio e Sassuolo. Ancora 4-3-3, con Berenguer che dovrebbe cedere il posto al capitano granata per garantire fisico e gol in trasferta.

-di Alberto Gervasi-

Uno stadio all’ inglese e lo spettacolo di due tifoserie che non si sono mai amate faranno da cornice alla prova del 9. Per il risultato, che farà comprendere se questo Torino è maturo per l’Europa o dovrà ancora aspettare il prossimo treno, e per il capitano che dovrebbe rientrare fra i titolari e dare una mano in zona gol.La formazione di Walter Mazzarri affronterà alle 18 la Sampdoria, forse la più in forma del campionato insieme con la Lazio e reduce da 4 punti in due partite ravvicinate contro la Roma. I blucerchiati hanno conquistato in casa 25 dei 37 punti totali, battendo sia Juventus che Milan. All’andata il primo tempo consegnò alla storia un 2-2 finale ricco di rimonte. Il diktat dell’allenatore toscano è quello di giocare con intensità per mettere in difficoltà gli avversari, e portare a casa punti importanti tanto per la classifica quanto per il morale. Anche se lo stesso Mazzarri ha detto in conferenza stampa di voler giocare partita dopo partita senza porsi obiettivi, i prossimi 270 minuti saranno fondamentali per i suoi: prima lo spareggio europeo del pomeriggio al “Luigi Ferraris”, poi l’Udinese in casa e dopo, sempre fra le mura amiche, il derby della Mole. In queste tre partite dovrà vedersi a che livello sarà il Torino e quanto la squadra sarà “figlia” di un tecnico che sta cercando di inculcare il suo credo di gioco. Lo score di 7 punti in tre partite con l’allenatore di San Vincenzo è di tutto rispetto, ma oltre ai gol e ai due clean-sheet consecutivi in casa, ci sono ancora delle zone d’ombra. In difesa c’è da registrare qualcosa, soprattutto nei cali di tensione. Anche in situazioni di vantaggio, in tutte e tre le ultime gare, il Torino ha subito gli avversari, e non ha mai potuto beneficiare di pomeriggi tranquilli. Nell’ultima con il Benevento, il reparto ha sofferto il lavoro dei due esterni sanniti D’Alessandro e Guilherme, che tagliavano verso l’interno lasciando spazio alle sovrapposizioni dei compagni terzini. La manovra, durante le gare, è andata a più velocità, colpa del centrocampo granata che non è riuscito a tenere il pallino del gioco nei momenti favorevoli: il banco di prova sarà anche quello di avere la meglio su una linea mediana, quella blucerchiata, che potrà contare sulla “garra” di Barreto e la qualità di Torreira e Linetty. Il reparto avanzato sta dando buone risposte al tecnico, poichè Niang, seppur svogliato in alcune circostante, ha siglato 2 gol in tre partite, mentre Berenguer e Iago Falque hanno agito bene anche in fase di copertura, oltre a essere lucidi in zona gol e assist. Il recupero di Belotti, inoltre, potrà dare la spinta emotiva e la finalizzazione necessaria. Nella testa dell’ex di turno Mazzarri, due anni alla Samp con un sesto posto e una finale di Coppa Italia, c’è la volontà di confermare il 4-3-3 delle ultime gare, con un paio di ritocchi allo scacchiere iniziale. Come detto alla vigilia, la squadra dovrà avere la meglio sia dal punto di vista tecnico che (soprattutto) fisico: davanti a Sirigu, confermati De Silvestri, N’Koulou, Burdisso e Molinaro, che farà staffetta con Ansaldi. Centrocampo muscolare con Rincon, Baselli e Obi, mentre in attacco dovrebbero rivedersi Niang e Iago ai lati di Belotti. La scelta di impiegare il capitano dall’inizio deriva dalla voglia di puntare su un tridente che garantisca, oltre a tecnica e fisico, anche i gol che in trasferta mancano. Probabile Formazione (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Molinaro; Baselli, Rincon, Obi; Iago Falque, Belotti, Niang. All. Walter Mazzarri
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