Higuain in contrasto con Hernandez (ph. Twitter Juventus Fc Official)

La Juventus ha lasciato le penne a Milano e lo ha fatto subendo ben 4 reti in meno di 10 minuti. Un risultato non del tutto incoraggiante, ma soprattutto evidente sintomo di qualche problematica intervenuta tra il primo ed il secondo tempo e che si è cercato di comprendere. Una discussione tra i vertici si è svolta alla Continassa dopo la sessione mattutina di allenamento ed è durata circa un paio d'ore. Un lungo dibattito tra Dirigenza-Allenatore-Senatori bianconeri dal quale è emersa una palese perdita della bussola. Dopo due splendidi reti che li hanno portati in vantaggio, l'episodio del rigore regalato al Milan da un ingenuo fallo di uno dei trascinatori della squadra Leonardo Bonucci ha contribuito a ribaltare la gara, innescando una totale sfiducia nella squadra di Sarri. È emerso che i bianconeri si sono completamente appannati lasciandosi travolgere, ma non solo. Anche i cambi hanno comportato una perdita di equilibrio, oltre Bonucci anche l'inaspettato ingresso di Alex Sandro (la cui forma psico-fisica era stata valutata idonea a partire dalla gara contro l'Atalanata) ha contribuito al calo. Nessuno è stato colpevolizzato, ma si è constatato che, nonostante i 4 gol subiti, la squadra è in fase di ascesa e le sue prestazioni, le motivazioni, l'atteggiamento ed il lavoro svolto durante gli allenamenti sono stati valutati buoni. Motivo per cui, anche se questa mattina bolliva in pentola una "punizione" con la revoca del giorno libero previsto per domani, il summit ha decretato che di già la sconfitta subita è stata la punizione e che tutti hanno meritato la dovuta pausa. 
Nessun attacco a Sarri che, fino agli ultimi secondi del match, ha continuato ad incoraggiare i suoi gridando "Animo, animo". Dopo la sconfitta la Juventus volta pagina e da venerdì guarderà alla partita contro l'Atalanta.

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