In una lettera inviata al sito Dagospia, il noto scrittore e opinionista Giampiero Mughini mostra tutta la sua “allergia” alle festività natalizie con annessi convenevoli: “Sarà perché io ho una idiosincrasia per gli auguri di Natale tanto per il farli che per il riceverli, fatto è che sono a dir poco stupefatto di vedere lo schermo del mio telefonino riempito dagli auguri vicendevoli che si stanno scambiando i giornalisti di un settimanale in cui avevo lavorato per la bellezza di diciotto anni e fino a quindici anni fa. Detesto i cerimoniali obbligati, tipo quello di mandare via mail una riga con scritto 'auguri'. Quello sì, quello mi fa veramente vomitare”. 

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Mughini mette nel mirino anche i colleghi giornalisti: “Non uno di loro mi mandò una riga nel momento in cui venni cancellato dall’Albo dei giornalisti da una congrega di semianalfabeti che mi stava rompendo i cogl**** perché avevo preso parte a uno spot pubblicitario televisivo. Non uno di loro mi comunicò la sua solidarietà, la sua amicizia. Non uno. Non una riga. Non un colpo di telefono. E dunque che me ne faccio degli auguri che stanno pronunciando in pompa magna gli uni agli altri? Mi ci pulisco le scarpe”. 

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