Il Bologna cade contro la Spal nell'esordio di campionato: l'eurogol di Kurtic punisce i rossoblù colpevoli di spegnersi troppo presto

- di Marco Vigarani -

Due mesi di lavoro all'ombra della figura rassicurante di mister Inzaghi e l'esordio di Coppa Italia vincente sono alle spalle: ora è tempo di iniziare una corsa lunga 38 giornate in cui il Bologna dovrà dimostrare davvero la sua virtù. La prima tappa è subito una salita da non sottovalutare: il derby contro la Spal rinnovata dal mercato e nelle ambizioni di lasciare il ruolo di semplice neopromossa. Per i rossoblù fanno il loro esordio Danilo e Santander dal primo minuto mentre invece in casa estense il peso dell'attacco grava interamente sulle spalle di Petagna. Avvio bloccato per entrambe le squadre con i padroni di casa però più prestanti nel pressing sui portatori di palla avversari pur non collezionando nulla di più di una serie di calci d'angolo. La prima occasione arriva al 12' con un bell'inserimento in diagonale dell'ex Mattiello che intercetta sotto misura di testa senza riuscire ad inquadrare la porta spallina ma si tratta soltanto di un fuoco di paglia. La gara resta decisamente poco spettacolare ed accesa soltanto dalle ripartenze dei singoli derivanti dagli errori delle due difese più che dalla qualità di gioco di due squadre decisamente operaie. Alla mezzora arriva la prima chance anche per la Spal con un colpo di testa di Petagna su cross di Lazzari ma per Skorupski non ci sono problemi. Squadre allungate nel finale di primo tempo con un Bologna che appare in confusione al cospetto di un 3-5-2 più rodato come quello di mister Semplici, capace di prendere il controllo delle operazioni cercando alcuni tiri dal limite pur senza pungere.Nessun cambio per i due tecnici nell'intervallo ma ripresa che propone un Bologna almeno inizialmente piuttosto attivo cercando finalmente le verticalizzazioni palla a terra per Palacio. A farla da padrone però sono soprattutto gli errori per entrambe le squadre ed il primo cambio che arriva al 55' è di natura protettiva: Inzaghi toglie il già ammonito Pulgar per inserire Nagy. Subito dopo ecco la grande occasione Spal con tiro di mancino di Petagna che però trova pronta la parata di Skorupski nell'angolino basso a certificare comunque la grande difficoltà dei rossoblù sul piano mentale nell'interpretare la gara. Semplici sceglie invece Everton Luiz per far rifiatare un positivo Missiroli e all'improvviso trova anche il gol: una botta incredibile di Kurtic da quasi 30 metri che colpisce la parte interna dell'incrocio dei pali e poi si insacca. Bologna nei guai che corre ai ripari: dentro Falcinelli per Gonzalez e Orsolini per Poli con sorprendente passaggio al 4-3-1-2. Per la Spal dentro anche Valfiori al posto di Kurtic e Simic per Lazzari ma in tutto questo i padroni di casa finiscono per fare la figura delle comparse: nel finale addirittura Nagy si fa espellere per doppia ammonizione. Sul triplice fischio poi brivido con il palo colpito da Helander, ma il pareggio sarebbe stato ingiusto per la Spal. Passata la sbornia di un precampionato giocato prevalentemente contro nessuno e di un turno di Coppa Italia vinto per manifesta inferiorità del Padova, il Bologna sbatte contro il muro della realtà. La squadra allestita dalla società di Saputo manca di qualità e, naturalmente priva di una condizione atletica ottimale in avvio di stagione, finisce per essere vittima sacrificale al cospetto di una Spal che invece ha investito sul mercato puntando a crescere rispetto all'anno scorso. Il secondo tempo dei rossoblù di Inzaghi è un manifesto di impreparazione tecnica, tattica e mentale al cospetto di un avversario sicuramente non più forte ma certamente più strutturato: non una tragedia, ma un segnale da non sottovalutare.
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