Il riassunto del match del Franchi tra Fiorentina e Milan. I rossoneri vincono di misura con un gol di testa di Calhanoglu. Crisi senza fine per la ViolaE' l’anticipo serale della 36^ giornata di A, è una sfida da dentro o fuori, è un match delicato per le sorti future delle squadre che si fronteggiano, è semplicemente Fiorentina-Milan. La Viola, 13^ e nel pieno mezzo di una crisi senza eguali al netto di una vittoria mancante dal 17 febbraio scorso, deve a tutti i costi portare negli spogliatoi il risultato. Il Diavolo, dopo un periodo di difficoltà mentale e agonistica, è riuscito a rialzarsi nell’ultimo turno di campionato disputato contro il Bologna, conquistando una vittoria fondamentale in ottica volata Champions seppur con non pochi grattacapi: il caso Bakayoko, scoppiato completamente nel match di San Siro della scorsa settimana, sembra rientrato a seguito del chiarimento tra il centrocampista francese e Gennaro Gattuso. Il tecnico rossonero risponde a specchio al 4-3-3 di Montella, schierando Abate, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez a protezione di Donnarumma, Kessié, Bakayoko e Calhanoglu al centrocampo, Suso, Borini e Piatek in attacco. L’arbitro Mariani dà avvio alla partita. A rendersi pericolosa, dopo appena 5 giri d’orologio, è la Fiorentina: Muriel, dalla sinistra, punta l’intera retroguardia meneghina, e lascia partire un tiro-cross pericoloso che riscalda i guantoni di Donnarumma, bravo a deviare in corner. Il Milan non ci mette tanto a rispondere e al 9’ potrebbe passare in vantaggio se Piatek non indirizzasse male, di testa, la sfera sul cross dalla destra di Abate. Gli ospiti, a poco a poco, conquistano sempre più campo, costringendo gli abulici padroni di casa a rintanarsi in difesa. Al 21’, Suso ha nel sinistro un’occasione ghiottissima per portare avanti i suoi; il piazzato dello spagnolo, tuttavia, è troppo centrale per infastidire Lafont, reattivo nell’andare a terra e sventare la minaccia. Tre minuti più tardi, è ancora il numero 8 ex-Genoa a rendersi protagonista, stavolta nelle vesti di assist-man: la palla di ritorno per Calhanoglu è, infatti, al bacio, ma il diagonale rasoterra del turco è letto in anticipo da Lafont, reattivo nel mantenere inviolata la propria porta con un grande intervento basso. La Fiorentina è in netta difficoltà e l’ammonizione, al 34’, di Biraghi - per un fallo da dietro su Suso - fa da preludio al vantaggio del Milan. Al 35’, infatti, l’esterno offensivo di Cadice premia con un cross tagliato al bacio l’inserimento di Calhanoglu, bravissimo a sua volta a trovare l’angolo lontano con una deviazione decisiva di testa: è 1-0 Diavolo. La Fiorentina reagisce, ma lo fa solo con i nervi sbattendo più volte sull’imprecisione nell’ultimo passaggio e sull’attenzione di Donnarumma. L’intervallo fa bene alla Viola, che, nella ripresa, rientra in campo decisamente più in palla rispetto alla prima frazione di gioco: al 52’, il destro potente e a giro di Chiesa si spegne alto sulla porta difesa da Donnarumma per questione di centimetri. Passano solo 3’ ed è Mirallas ad avere sui piedi la palla del pareggio; il belga, dopo un dai e vai con Chiesa, è bravissimo a mettere a sedere il proprio marcatore, ma centra clamorosamente Donnarumma con un tiro da dimenticare. Il Milan si schiaccia e al 64’ rischia la : sul cross viola dalla destra, Kessié quasi punisce i suoi con una deviazione pericolosissima che il numero 99 rossonero corregge in corner grazie a un gran guizzo e ai soliti ottimi riflessi. Montella decide di mandare in campo forze fresche: tra il 68’ e il 64’, Gerson e Vlahovic prendono il posto di Laurini e Fernandes. Gattuso risponde richiamando in panchina Piatek a favore dell’ingresso di Cutrone. Al 76’, l’eccessivo possesso del pallone da parte di Kessié e il conseguente recupero della sfera del centrocampo viola partorisce un’occasione importante per la Fiorentina. Chiesa riceve, si invola verso la difesa avversaria, rientra e calcia una rasoiata forte ma centrale; sulla respinta di Donnarumma, Romagnoli è bravo e fortunato nel deviare la palla sul piede di Vlahovic e nel guadagnare una preziosa rimessa dal fondo. Dall’altra parte, all’80’, è Cutrone a sfiorare il raddoppio rossonero con un diagonale destro che sfiora il palo lontano perdendosi fuori per questione di millimetri. Tra l’81’ e l’88’, Castillejo e Laxalt vengono spediti sul rettangolo di gioco al posto di Suso e Borini; Montella, dall’altra sponda, opta per il richiamo in panchina di Dabo, sostituito da Norgaard. I minuti finali altro non sono che un susseguirsi di errori tecnici da parte di ambedue le squadre. Ad uscirne vittorioso è il Milan, che conquista il secondo bottino pieno consecutivo balzando a una lunghezza di distanza dall’Inter - terza ma con una partita in meno - e a tre punti dall’Atalanta, attualmente terza dopo il 2-1 rifilato, nel pomeriggio, ai danni del Genoa. La Fiorentina, invece, davanti ai fischi e alla contestazione del proprio pubblico, incassa il quarto k.o. di fila in campionato, rimanendo ferma al 13° posto in classifica, a quota 40 punti totalizzati.
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