Nella 10^ giornata di serie A grave l’errore al San Paolo di Giacomelli e Banti che non concedono un rigore netto al Napoli. Piccinini autorevole a San SiroMi ero promesso di non parlare più di VAR ma quello che è accaduto in quest’ultima giornata, ha superato ogni limite. Regole esasperate, VAR si, VAR no, ma soprattutto le mediocrità arbitrali stanno rendendo il calcio come Halloween la festa degli orrori. Dopo Orsato e Rocchi non c’è altro che il vuoto. La nostra tanta osannata classe arbitrale, con in primis il loro presidente, dovrebbe avere il buon senso e soprattutto la coscienza di assumersi le proprie responsabilità e il mea culpa di tutto quello che stanno tentando di fare e cioè…rovinare il gioco più bello del mondo. E’ giunto veramente il tempo di cambiare e spero che il presidente Federale Gravina si stia già adoperando in tal senso. Ridateci il vero calcio e soprattutto la nostra classe arbitrale tanto invidiata fino a un decennio fa dalle federazioni di tutto il globo e prima che si arrivi al “punto di non ritorno”, cerchiamo di fare quel passo indietro per ritrovare un calcio sano, divertente e umano…Io ci credo ancora!!! PARMA - HELLAS VERONA (0-1): Arbitro Manganiello di Pinerolo (Imperiale – Rossi L.), IV° Guida, VAR: Rocchi, AVAR: Cecconi. Cominciamo dal direttore di gara: Manganiello e il suo staff sono stati impeccabili, non hanno sbagliato quasi nulla sia in campo che al VAR in silent check. Diverse proteste da parte ducale in occasione soprattutto del contatto in area scaligera tra Darmian e Salcedo, Manganiello ha la fortuna di avere una visuale libera e fa bene a far proseguire al 31’. Il Parma non ripete l’ottima prova di San Siro contro l’Inter, al Tardini perde contro un’Hellas ben messa in campo da Juric e più intraprendente. BRESCIA - INTER (1-2): Arbitro Fabbri di Ravenna (Peretti – Di Vuolo), IV° Pasqua, VAR: Aureliano, AVAR: Schenone. Inter che a tratti domina il Brescia, ma quando molla la presa rischia in qualche occasione. Ovviamente la qualità tecnica dei nerazzurri non si discute nei confronti dei bresciani e alla fine l’Inter porta a casa 3 punti per tenere il passo della Juventus. Diverse le proteste anche in questa gara ma Fabbri ha tenuto e valutato bene gli episodi. L’arbitro ravennate sembra che stia ritornando ai suoi tempi migliori. Non mi soffermo dettagliatamente sugli episodi contestati dai giocatori di casa perché non c’è proprio nulla da evidenziare, l’arbitro e i suoi collaboratori hanno visto bene e giusta è stata anche la sanzione disciplinare al momento del contatto tra Gagliardini e Cistana che ha generato una breve rissa. Giallo per entrambi. NAPOLI - ATALANTA (2-2): Giacomelli di Trieste (Bindoni - Longo), IV° Doveri, VAR: Banti, AVAR: Passeri. Partita ben diretta fino al minuto 85’, poi ….? Giacomelli in campo e Banti al VAR vanno completamente in bambola su un episodio in area bergamasca che non ha bisogno di essere ancora discusso: E’ RIGORE!! Cross in area di Mertens, il pallone sta per arrivare a Llorente che tenta di alzarsi per colpire, il difensore danese Kjaer perde la visione della sfera e punta sull’avversario atterrandolo con un placcaggio degno di un rugbista. Non si comprende il perché del mancato intervento, il fallo è evidente e l’errore è MADORNALE … e il VAR??? Anche Bindoni, uno tra i migliori assistenti quest’anno, commette un errore su un fuorigioco: Callejon è oltre un metro al di qua della linea dell’offside, questo al 32’. CAGLIARI - BOLOGNA (3-2): Arbitro Sacchi di Macerata (Rocca – Villa), IV° Pezzuto, VAR: Pairetto, AVAR: Ranghetti. Parte bene il Bologna che passa in vantaggio a Cagliari grazie a un netto calcio di rigore al 21’: Soriano in area sarda viene stesso nettamente da Joao Pedro e il direttore di gara vede bene. Santander realizza. 61’: rete annullata a Palacio che di petto devia in rete un tiro di Krejci, l’argentino è al di là della linea dei difensori, Sacchi, Rocca e Ranghetti all’AVAR vedono bene. LAZIO - TORINO (4-0): Arbitro Orsato di Schio (Preti - Bresmes), IV° Abisso, VAR: Maresca, AVAR: Fiorito. Partita delicata all’Olimpico e dopo tre giorni é il solito Orsato a dirigere nella capitale, affidabile in gare che contano. Lazio devastante in tutti i settori del campo e Torino che non riesce a trovare la forma dell’inizio di campionato. 67’: rigore ineccepibile per i biancocelesti realizzato da Ciro Immobile. Caicedo viene steso in area granata da Nkoulou, nell’occasione il camerunense viene anche espulso per doppia ammonizioneSAMPDORIA - LECCE (1-1): Arbitro Massa di Imperia (Tegoni - Caliari), IV° Di Martino, VAR: Di Paolo, AVAR: Giallatini. Una gara che poteva essere quella della svolta per la Sampdoria, ma alla fine conquista un solo punto contro i salentini che dopo il pareggio interno con la capolista, sembra che abbiano trovato più concretezza. Massa ancora non al meglio, al 45’ assegna un calcio di rigore ai pugliesi per un presunto fallo di mano di Ferrari dopo il colpo di testa di Shakhov espellendo anche il blucerchiato per aver evitato una rete. Di Paolo al VAR lo invita all’on field review e Massa ritorna sui suoi passi perché il pallone non colpisce il braccio ma il fianco sinistro del giocatore, quindi revocati rigore ed espulsione. Non per spezzare una lancia in favore di Massa, ma effettivamente la dinamica dell’azione non ha facilitato il compito del direttore di gara. UDINESE - ROMA (0-4): Arbitro Irrati di Pistoia (Lo Cicero - Bottegoni), IV° Illuzzi, VAR: Mazzoleni, AVAR: Vivenzi. Roma straripante alla Dacia Arena di Udine con Irrati che diventa protagonista in negativo in occasione dell’ingiusta espulsione di Fazio per aver commesso un fallo su Okaka per DOGSO, cioè per aver impedito una chiara occasione da rete, ma non c’è stato nulla di tutto questo. Un semplice contrasto di gioco tra l’attaccante e il difensore giallorosso ma il direttore vede altro e Mazzoleni al VAR non aiuta certo Irrati. 63’: calcio di rigore per i giallorossi per un netto fallo di mano volontario in area friulana da parte di Becao che anticipa Kluivert. Incomprensibile perché Irrati non ammonisca il difensore. Kolarov realizza dagli undici metri. JUVENTUS - GENOA (2-1): Arbitro Giua di Olbia (Valeriani - Santoro), IV° La Penna, VAR: Calvarese, AVAR: Di Iorio. Cominciamo con una breve analisi sulla designazione di Rizzoli. Giua non dirige una gara da un mese qualche gara da 4° uomo e da VAR, un ragazzo che si affaccia in serie A da quest’anno, io sinceramente non lo avrei designato per questo tipo di gara. Ancora troppo presto. Signora che alla fine è risultata fortunata e grazie a un rigore di Ronaldo ha la meglio sul Grifone che ha disputato una gara ovviamente difensiva e con qualche ripartenza insidiosa. L’assenza per infortunio di Pjanic, crea non pochi problemi alla Juventus a centrocampo con gli attaccanti che hanno difficoltà a trovare la via del gol. Due sono gli episodi determinanti in questa contesa: l’espulsione per doppia ammonizione del genoano Cassata al 51’, mentre la prima su Dybala dopo 4’ è meritata, la seconda è veramente severa e veniale da parte del direttore di gara, soprattutto valutando anche la posizione dell’azione a circa 40 metri dalla porta genoana. Insomma, un giallo senza senso. 3’ di recupero oltre il 90’: annullato dall’AVAR un gol a Ronaldo per fuorigioco dello stesso su traversone in area di Cuadrado. Santoro, assistente nr. 2, non si avvede della posizione irregolare ma Di Iorio in sala VAR si. L’offside c’è. 4’ di recupero oltre il 90’: arriva l’azione che determina il penalty per la capolista. Ronaldo è in area blucerchiata e viene affrontato dal centravanti genoano Sanabria, il portoghese con un dribbling stretto costringe il paraguaiano ad allungare il piede che colpisce alla tibia il portoghese. Il fallo c’è e Ronaldo realizza il penalty. 96’: io rimango con qualche dubbio per il braccio largo di Cuadrado che cerca il volto di Pandev in area questa volta bianconera. Se la misura di Giua è stata quella di ammonire per la seconda volta Cassata per una minchiata (scusate il francesismo), questo di Cuadrado è decisamente peggio e nessun provvedimento è stato preso sia tecnico che disciplinare. SASSUOLO - FIORENTINA (1-2): Arbitro Mariani di Aprilia (De Meo - Prenna), IV° Ghersini, VAR: Nasca, AVAR: Mondin. La Fiorentina espugna il Mapei Stadium e con una prova convincente ritrova i 3 punti. Sassuolo da rivedere. Mariani dirige tranquillamente una bella gara. 38’: rete annullata correttamente a Benassi per un didattico offside di Pulgar, quest’ultimo dopo aver battuto il corner alla sinistra dell’area emiliana, riceve il pallone dopo un colpo di testa del difensore brasiliano Marlon e mette al centro per la conclusione di Benassi. Il tocco di Marlon è solo una deviazione fortuita e non una giocata. Bravo Prenna a vedere tutto e fare annullare la segnatura viola. MILAN - SPAL (1-0): Arbitro Piccinini di Forlì (Del Giovane - Tolfo), IV° Valeri, VAR: Chiffi, AVAR: Alassio. Il Milan vince ma non convince ancora e intanto incamera i primi 3 punti della gestione Pioli. Partita priva di qualità tecnica e di episodi tali da essere menzionati. La nota positiva è per Piccinini, alla sua 10^ partita in serie A, diretta con autorevolezza e serenità.
Calciomercato Bologna, due difensori sul taccuino di Sabatini
Serie A: i top e i flop della 10^ giornata di campionato

💬 Commenti