Avellino passa al PalaDozza 64-70 nonostante la prova generosa di Aradori e Slaughter. La Virtus mercoledì ha però ancora la possibilità di entrare ai playoff

- di Marco Vigarani -

Quando affronti un avversario più forte, spesso la sconfitta è un esito ineludibile. La Virtus ha combattuto con onore ma alla fine è stata Avellino a cogliere il successo nel penultimo turno di regular season che comunque lascia ai ragazzi di Ramagli completa libertà di manovra. I bianconeri sono infatti ancora ottavi in graduatoria e vincendo mercoledì a Reggio Emilia si potranno togliere la soddifazione di entrare ai playoff nobilitando una stagione positiva per una neopromossa anche se la Vu Nera sul petto e l'avvio di annata avevano fatto sperare in qualcosa di più.L'avvio degli irpini è stato subito intenso con i canestri di Fesenko e Rich ma la Virtus ha risposto con le triple di Aradori restando agganciata all'avversario senza concedere spazi di manovra. Addirittura il secondo quarto ha portato subito al pareggio grazie ad una grande fiammata di Lawson annullato dal parziale di 9-0 firmato da Scrubb e Filloy che ha riallungato le distanze tra i due team lasciando, pur in un punteggio decisamente basso, un minimo di margine all'intervallo lungo in favore di Avellino (28-33). Al ritorno in campo è salito decisamente in cattedra Slaughter con alcuni minuti di dominio assoluto che hanno portato addirittura al sorpasso bolognese nuovamente azzerato da un break campano che ha portato ad un massimo vantaggio di +7. La Virtus però era ancora in partita con il cuore e con la testa, ha quindi pareggiato nuovamente nel quarto periodo grazie ad Aradori e Stefano Gentile (il fratello Alessandro non ha portato punti alla causa) restando punto a punto fino all'ultimo minuto anche grazie a qualche giocata dell'ultimo arrivato Wilson. Il disastro, l'ennesimo della stagione, è stato firmato da Lafayette che ha pensato bene di palleggiarsi sul piede lanciando Fesenko verso un canestro facile e la conseguente vittoria. Ecco l'analisi fornita da coach Ramagli: "Va detto che siamo stati competitivi poi comunque sono successe cose che lasciano l’amaro in bocca, perché potevano far passare l’inerzia della sfida dalla nostra parte. Purtroppo per noi non è sempre chiaro chi ci può dare qualcosa e così dobbiamo. Ora dobbiamo rimetterci in piedi con le nostre energie e andare a Reggio per giocarci i playoff". VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA - SIDIGAS AVELLINO 64-70 (15-18, 28-33, 41-46) VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: A. Gentile, Pajola, Baldi Rossi 2, Ndoja 4, Lafayette 5, Aradori 22, S. Gentile 6, Lawson 7, Slaughter 11, Wilson 7. All. Ramagli. SIDIGAS AVELLINO: Zerini 4, Wells 4, Fitipaldo 3, Bianco ne, Lawal 4, Leunen 5, Scrubb 7, Filloy 11, D’Ercole, Rich 17, Fesenko 15, Parlato ne. All. Sacripanti.
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