Il Torino sarà impegnato nella gara casalinga di domani alle 15 contro il Genoa. Mazzarri, superati i problemi di salute, tornerà in panchinaUn ritorno è sempre un’occasione per festeggiare, e il Torino lo sa. La squadra, impegnata domani pomeriggio all’Olimpico con il Genoa, ha l’occasione per celebrare al meglio il rientro del suo tecnico Walter Mazzarri dopo una settimana complicata che, per fortuna, si è conclusa al meglio. La sua missione di domani, oltre a riprendersi il posto in panchina, sarà anche quella di riconquistare i 3 punti in casa e, contestualmente, il pubblico granata. La vittoria fra le mura amiche, infatti, manca dal rocambolesco 3-2 contro il Frosinone di quasi due mesi fa: da allora è arrivato solamente un punto fra Fiorentina e Parma, troppo poco per chi ha (finalmente), per bocca del patron Urbano Cairo, messo l’Europa al primo posto fra gli obiettivi stagionali. Le statistiche casalinghe condannano la formazione granata, che ha conquistato all'Olimpico solamente 7 punti dei 18 totali, segnando 7 gol dei 17 complessivi (11° attacco della serie A dietro allo stesso Genoa che è a quota 18). In più, nell’ultima apparizione contro il Parma sono arrivati i fischi, parzialmente allontanati dopo la prestazione comunque convincente, oltre che sfortunata, contro il Cagliari lunedì scorso. In questo momento, dunque, sembra non esserci più via d’uscita: questo Toro, d’ora in poi, dovrà trovare risultati e continuità per sfuggire a un’altra annata in anonimato. Il Genoa arriverà al “Grande Torino” forte di una prestazione importante sfoderata nel derby con la Samp. Juric, subentrato in panchina dopo il singolare esonero di Ballardini, ha totalizzato 3 punti in sei gare, pareggiando addirittura con la Juventus allo “Stadium”. La squadra, tatticamente, non è cambiata molto rispetto alla precedente gestione, salvo l’inserimento di alcuni uomini in difesa e a centrocampo. Nel 3-4-1-2 Romero, infatti, ha sostituito Spolli, finito nel dimenticatoio dopo la cacciata di Ballardini; Veloso, fuori squadra fino a poco tempo fa, ha rimesso gli scarpini e si è guadagnato il ruolo di regista titolare, anche se non al meglio della forma. Il trequartista, dopo gli esperimenti Pandev e Medeiros, adesso è Bessa, più fisico degli altri due e più votato al sacrificio in fase di ripiegamento. Con Criscito arretrato nel terzetto difensivo, Lazovic sulla sinistra a garantire corsa e cross, mentre in avanti, se Piatek è l’attaccante di riferimento, Koumé è bravo a non dare punti di riferimento. In casa Toro, nell’ultima gara in Sardegna il tridente offensivo ha dato ancora una volta buoni segnali e sembra essere finalmente arrivato il momento di vederlo in campo dal primo minuto. Mazzarri, infatti, potrebbe concedere un turno di riposo a Baselli, in palla contro il Cagliari e autore dell’ultima rete casalinga, uscito però malconcio dalla sfida della scorsa giornata. Il rientro di Rincon permetterebbe al tecnico toscano di affiancargli Meitè in un centrocampo con tanti muscoli e poco tasso tecnico, comunque garantito da Iago Falque in posizione di trequartista e, quindi, di regista avanzato. Il modulo dovrebbe essere il 3-4-1-2 (a specchio con l’avversario) con il terzetto difensivo formato da Izzo, Nkoulou e Djidji (confermato) e la presenza di De Silvestri e Ansaldi, positivo a Cagliari, sulle fasce. L’argentino, al contrario di Aina o di Berenguer, darà più ordine sull’esterno, con la manovra che potrebbe spesso partire da lui. In più, in fase di pressing, Zaza e Belotti in pressing permetterebbero a Iago di poter marcare “a uomo” il regista Veloso. Interessante, da un altro punto di vista, sarà il duello tutto africano fra Nkoulou e Kouamé, frizzante in questa prima parte di torneo e sul taccuino delle grandi del nostro calcio. La variante tattica per i granata potrebbe essere rappresentata dalla rinuncia a Zaza e l’inserimento di Baselli per un 3-4-2-1 più difensivo con il centrocampista ex Atalanta in linea con Iago sulla trequarti. Il Genoa ha subito solamente 2 reti nel primo quarto d’ora del secondo tempo che, per il Toro, è la fase di gara con la percentuale più alta di gol (7). I granata, allo stesso modo, hanno segnato solamente 3 volte nella mezz’ora finale della prima frazione, vero tallone d’Achille dei rossoblù con 11 reti al passivo. Domani, in campo, ci saranno due squadre che, con obiettivi differenti, cercheranno a tutti i costi di svoltare. Il Toro, se vorrà lottare fino alla fine per un posto in Europa League, dovrà mostrare le corna e vendere cara la pelle. Probabile Formazione (3-4-1-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Djidji; De Silvestri, Meité, Rincon, Ansaldi; Iago Falque; Belotti, Zaza. All. Walter Mazzarri
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