Robin Gosens (Ph. Zimbio)

Sul successo ottenuto dall'Atalanta al Marassi contro la Sampdoria c'è ancora il marchio indelebile di Robin Gosens, difensore goleador del club bergamasco, che in terra ligure ha messo a segno il suo ottavo sigillo stagionale, meno di una rete rispetto alla passata stagione. 

A cavallo degli ultimi due campionati, Gosens ha firmato ben 17 reti, in media quatto in più rispetto agli altri calciatori che occupano lo stesso ruolo in squadre che militano nei cinque principali campionati europei. Una vera e propria plusvalenza, quella realizzata dal d.s. Giovanni Sartori, che lo prelevò dagli olandesi dell'Heracles nell'estate del 2017 per l'irrisorio importo di 2 milioni di euro, ora quantomeno ne vale 30.

Da tempo Gosens era finito nel mirino della Vecchia Signora: Paratici aveva fatto già un sondaggio nell'ultima sessione di calciomercato, senza però affondare il colpo e dunque intavolare un discorso serio con l'Atalanta. Ora la Juve fa sul serio ed è disposta a chiudere la trattativa già a partire dalla prosima estate, anche perché la concerrenza su Gosens è quanto mai spietata, con le big europee pronte a fare carte false per accaparrarsi le prestazioni del tedesco. Fra tutte il Manchester City di Guardiola che nel frattempo ha già mandato i suoi emissari.

Gosens d'altro canto era un vecchio pallino di Antonio Conte, che avrebbe voluto averlo alle sue dipendenze: l'Inter si mosse per tempo la scorsa estate ma la proposta di accordo presentata dal club nerazzurro fu rispedita al mittente dalla dirigenza della Dea. In particolare l'Atalanta non gradì più di tanto la richiesta di cessione con la formula del prestito con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni. Sicuramente più defilata rispetto alla Juve ma non per questo pronta a rinunciare alla potenziale trattativa.

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