Ho avuto, lo confesso, la tentazione di non andare al Palazzo: si poteva stare a casa e vedersi due partite in fila. La comodità è stata però sconfitta dalla voglia di un appuntamento speciale. Ieri a Bologna arrivavi in fiera e si mescolavano la folla per i vaccini e quella per la partita, la vita che abbiamo e la vita che vogliamo indietro. Una percentuale di gente vestita di nero, Black is back, altissima, un applauso quasi commovente all'ingresso della squadra in campo, la scelta persino ostinata di non fare paragoni, di cui comunque hanno parlato tanti, tra la finale di Eurolega e una partita di troppi svolazzi per essere quella che decideva per la Virtus il ritorno in finale dopo 14 anni e che per Brindisi era l'opportunità di allungare la semifinale per farla tornare simile alla stagione regolare.Ha vinto la Virtus e così il campionato, tutto, si regala da sabato la finale Armani Segafredo, la sigla forse migliore per l'anno più difficile.( poi Milano l'ho comunque vista quasi tutta ).

Onore ai vinti

Immagino il magone di Brindisi: nella regular season ha vinto 2 volte con la Virtus, e pure 2 volte con Milano; nei playoff ha perso con la Virtus 3-0, non riuscendo più a essere quello che è stata, anche se in gara 3 ci ha provato più e meglio che nelle partite in casa. Alla fine ha pagato il conto al Covid e non ai limiti che aveva superato prima con un gioco brillante e non banale.Diversa la sconfitta di Venezia, che è passata dalla resilienza vincente con Sassari all'evanescenza della sfida con Milano, col solo scatto d'orgoglio di gara 1 a testimoniare la solidità di una squadra che forse, dopo un ciclo vincente non da poco, è arrivata a sbattere contro i suoi limiti.

Un dato impressionante

Milano sabato gioca la partita numero 87, la Virtus la numero 65 ( sul sito virtus.it il tabellone dell'Eurocup è fermo a gara 2 della semifinale, il risultato della bella con Kazan si trova solo sotto ). Messina già a Colonia ha detto di sentirsi come Forrest Gump un po'stanchino, Djordjevic invece deve ancora convincere i suoi giocatori, tutti,compreso Teodosic, che nei playoff si bada all'essenziale, non si possono perdere palloni e canestri facili. Messina è obbligato al turn over e la squadra di campionato è inferiore a quella di Eurolega. piùcorta. Djordjevic soffre l'assenza di Tessitori e ha itliani buoni ma altalenanti: in gara 3 sono scomparsi di niuovo Ricci e Abass, per dire. Però ci saranno almeno due partite a Bologna:se i playoff cominciano con la prima vittoria in trasfertta, stavolta la finale comincerà se la Virtus, dopo 3 sconfitte con Milano, vincerà una partita in casa. Quest'anno la Sef Virtus, la casa madre, festeggia 150 anni con uno slogan che può essere il poster di questa finale: Avrà un futuro chi non ha paura del futuro.

 

 

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