Luca Baraldi, AD della Virtus Segafredo Bologna

L'Amministratore Delegato di Virtus Segafredo è stato intervistato da Nicola Zanarini su Tg Regione Emilia Romagna.

"Noi eravamo d'accordo anche a marzo di interrompere il campionato, non eravamo d'accordo sul terminare e annullare la stagione. Credo che in questo momento manchino le tre condizioni che ritengo fondamentali per fare sport. Manca l'aspetto sociale, non abbiamo il pubblico e non si riesce a dare soddisfazione alla tifoseria e non si creano neanche le condizioni per i giocatori, che non vivono la partita come dovrebbero e questo è dimostrato anche dal fatto che mai come quest'anno abbiamo vinto tante partite in trasferta. Manca l'aspetto economico, non abbiamo ragioni, da questo punto di vista, per giocare: il calcio sotto questo aspetto ne ha di ragioni, perché i contributi economici permettono di vedere partite anche da casa. Ci facciamo solo del male non avendo introiti economici, anche davanti agli sponsor. Manca poi l'etica: tutti i club di Serie A hanno avuto e hanno giocatori positivi, chi più chi meno e andando in giro continuiamo a far circolare il virus. Non parlo solo dei giocatori ma anche dei dirigenti, degli accompagnatori, del personale di ogni società: mettiamo a rischio loro e le loro famiglie. Non capisco, dunque, perché non ci si possa fermare uno o due mesi aspettando che questo lockdown a colori che stiamo facendo in Italia faccia effetto, per poi riprendere, trovando magari format diversi per finire la stagione regolarmente."

Anche il derby risentirà di questa situazione: "Il derby di BasketCity vive nelle stesse difficoltà e lo dico da squadra che giocherà in trasferta; la Fortitudo per la seconda volta in un anno verrà penalizzata e sappiamo cosa voglia dire il fattore campo nel derby. Mancherà il sale del derby, il pubblico: qui a Bologna le partite dell'anno sono i derby, nient'altro. In un ambiente di quasi anonimato andremo a svilire uno degli eventi più importanti del basket italiano. La partita che ha avuto più audience a livello televisivo per il basket italiano è ancora il derby di A2."

Un problema economico che non riguarda direttamente la Virtus ma altre società: "Come ho sempre detto, noi abbiamo la fortuna di avere un azionista solido e generoso che ha deciso di continuare ad investire, per dare continuità alla Virtus anche in un momento come questo. Dall'altra parte, però, già si sono visti dei problemi: nella gara tra Brescia e Roma, i giocatori di Roma non hanno giocato i primi 24 secondi perché non ricevevano gli stipendi ma leggo anche di altre società che hanno problemi. Oggettivamente c'era da aspettarselo, una stagione con tanti costi e nessun ricavo. Continuo a non capire come i miei colleghi non prendano una posizione, non dico come la nostra ma una posizione di buon senso. Non è una cosa che riguarda Virtus ma l'intero sistema."

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