Marco Giordano (ph Social)

Il Pallone Gonfiato ha avuto il piacere di intervistare Marco Giordano, giornalista sportivo, volto noto, tra le altre, di Radio Punto Nuovo e Calciomercato.it.

Marco cosa ne pensi di questo Milan nelle parti alte della classifica dopo le prime giornate: è una casualità o ha il potenziale per restare in alto?

Non è una casualità che il Milan sia nelle parti alte della classifica. Il lavoro fatto da Pioli è stato importante e trae le sue origini dalla passata stagione: un percorso difficile e accidentato che però si è rivelato giusto per valorizzare le capacità e le caratteristiche del maggior numero di calciatori. Poi nel Milan c’è Zlatan, uno che fa la differenza. Il Milan ha la potenzialità per restare lì in alto e giocarsi un posto tra le prime quattro: penso che la qualificazione in Champions rappresenti già uno scudetto per i rossoneri. Non credo, invece, che il Milan sia attrezzato per vincere il titolo.

Come giudichi fin qui la stagione di Juventus e Inter e dei loro 2 allenatori?

La Juventus ha voluto seguire la sensazione del suo presidente Andrea Agnelli, prendendo Andrea Pirlo, un allenatore alle primissime armi, che non ha mai fatto un giorno in panchina e che, al momento, sta facendo scelte quantomeno cervellotiche. Per quanto riguarda l'Inter di Antonio Conte, considero che questo avvio di stagione, pensando al potenziale dei nerazzurri, sia deludente. L’incidenza del Covid sulla squadra può aver pesato, ma fatico ad immaginare che il collettivo renda così poco. Alcune scelte dal punto di vista tattico del mister mi lasciano perplesso.

Il Sassuolo è senza dubbio la sorpresa del campionato: ti aspettavi un avvio sprint degli uomini di De Zerbi?

Per me il Sassuolo non è una sorpresa, è una squadra importante con giocatori di elevato valore tecnico. Al tempo stesso, ha un allenatore che a mio avviso è il migliore della Serie A. Roberto De Zerbi non solo è un innovatore, ma è anche in grado di migliorare i suoi calciatori. Vedo De Zerbi già proiettato in qualche grande squadra.

Capitolo Napoli: nelle prime giornate si è vista una squadra quadrata e in salute. Dove possono arrivare quest'anno gli azzurri?

Quest'anno il Napoli può vincere lo scudetto, è attrezzato per arrivare fino in fondo. Non è la favorita: metto al primo posto la Juventus e subito dietro l'Inter. Se queste due squadre non riusciranno a porsi come vere battistrada, il Napoli ne può approfittare perché ha un allenatore bravissimo e una grande qualità dell'organico.

Come valuti il caso Juventus-Napoli, con la conferma del 3-0 a tavolino e il -1 in classifica?

Il caso Juventus-Napoli promette ancora fuoco e fiamme. Il Napoli ha ricevuto una sentenza dalla Corte Federale con accuse pesantissime che, qualora venissero confermate anche dal Collegio di Garanzia del Coni, si tradurrebbero in una macchia per il club azzurro, accusato di slealtà sportiva. Il Napoli deve trovare le censure che possano restituire parte della sentenza punitiva, come il punto di penalizzazione o la possibilità di disputare la partita, ma che consentano al club di riabilitarsi anche sotto il profilo dell’integrità morale.

Una domanda flash in chiusura: nella tua formazione ideale, qual è il giocatore che non potrebbe mai mancare?

Sono molti i giocatori che non dovrebbero mai mancare in una formazione ideale. Guardando a tutti i tempi, ovvio dire Maradona. Venendo al presente, tra i calciatori inamovibili, scorrendo il campo, dico Donnarumma in porta, Koulibaly in difesa, un centrocampista che adoro come Lorenzo Pellegrini e, in attacco, Romelu Lukaku, mix di classe e potenza.

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