Claudio Lotito non si arrende: il presidente della Lazio ha inviato al numero 1 della Federcalcio, Gabriele Gravina, una lettera di diffida per chiedere l’immediato reintegro nell’organismo. La missiva, indirizzata anche al presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, e a tutti i componenti del Consiglio Federale, arriva dopo la decisione del Collegio di Garanzia del Coni, con il quale è stata chiesta la rivalutazione della posizione di Lotito nell’ambito dell’inchiesta sul caso tamponi. Il presidente della Lazio infatti invita i destinatari “alla presa d’atto della decisione del Collegio di garanzia presso il Coni.“Questa vale - si legge - quale formale costituzione in mora per tutti danni”. Alla lettera inoltrata dal presidente Lotito è stato allegato anche un parere legale del professor Bruno Sassani, ordinario di Diritto processuale civile nell’Università di Roma “Tor Vergata”.

La questione è legata alla presenza di Lotito al Consiglio Federale di giovedì scorso, intento a parteciparvi in virtù della decisione del Collegio di Garanzia con la quale si chiedeva alla Corte Federale d’Appello di ”rivalutare” la sanzione sul caso tamponi, trascorsi un anno dalla condanna in secondo grado. Tuttavia, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha interdetto l’accesso di Lotito affermando che nel dispositivo della decisione non c’era la cancellazione della precedente sentenza ma solo il formale invito a rivalutare il caso e di conseguenza la relativa di sanzionare, che certamente non permette a Lotito di prendere parte al consesso. Il portale calcioefinanza.it è venuto in possesso di due lettere e di una dichiarazione messa a verbale a firma del presidente Lotito, come si può leggere nel link postato nel tweet di seguito allegato.

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