Mauro Icardi, PSG (ph. Zimbio)


Sulla sua permanenza a Parigi Icardi si è espresso cosi: “Non era una mia decisione, ma del club. Quando l’opzione di riscattarmi è diventato un’opportunità reale, ne abbiamo discusso con i dirigenti e con Leonardo. Abbiamo valutato questa decisione con la mia famiglia e abbiamo deciso di restare: è stato facile". Ha aggiunto: "Dal mio arrivo a Parigi dall’Italia, la decisione era definitiva. Il diritto di riscatto poteva essere esercitato solo questa stagione, ma per me era tutto già definitivo dalla stagione passata”.

Sui compagni del PSG, l’argentino si è espresso cosi: “Con Di Maria, Mbappé e Neymar mi sento molto bene: dai primi allenamenti abbiamo avuto un buon feeling. Conoscevo già Angel, ma non gli altri due. Dal primo minuto mi hanno aiutato a integrarmi. Sono venuto per dimostrare cosa so fare e aiutare la squadra: loro lo sapevano e pensano la stessa cosa. Il calcio è collettivo, per portare la squadra al successo, ci si deve aiutare. Dal primo giorno ho sentito un legame che univa il gruppo: c’è amicizia. C’è un bell’ambiente, ci aiutiamo molto in campo"

 

Sul ritorno in Italia: "Se ho pensato ad un ritorno in Italia? No no, mi sento bene a Parigi. Rientro in Italia durante le vacanze e ci ho passato il lockdown. Sono vicino, ad un’ora d’aereo. E ora la mia famiglia è tutta a Parigi”.

Su Wanda Nara: “Decidiamo tutto in famiglia, tutti insieme. Se ci sono scelte da fare, se ne parla e si prende la miglior decisione per noi e i bambini: non c’è niente di difficile. Se sono geloso? No, no. Noi gestiamo la nostra immagine sui social in due, insieme. E’ molto buono per noi che mia moglie sia famosa. I nuovi Beckham? Ma no, sono di un altro livello”.

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