L'offerta degli spagnoli di Mediapro da 1,05 miliardi di euro per il prossimo triennio di Serie A è stata accettata. Sky però chiede di annullare l'accordo

- di Marco Vigarani -

I diritti tv per il triennio 2018-2021 della Serie A sono stati assegnati ed il soggetto che si li è aggiudicati è una novità assoluta nel panorama italiano. Entra infatti in scena Mediapro, gruppo spagnolo che ha offerto 1 miliardo e 50 milioni di euro superando appena la soglia minima del bando e spingendo così la Lega Serie A ad accettare. Questo il comunicato: "L’Assemblea della Lega Serie A, riunitasi alle ore 11.30 per l’apertura della busta presentata alle ore 9.36 di oggi per il Pacchetto Global dall’intermediario indipendente Mediapro, ha verificato che l’offerta depositata, pari a 1.050.001.000 euro, è superiore al prezzo minimo richiesto dall’Invito ad Offrire e conseguentemente procederà alla comunicazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, come previsto dall’Invito stesso ai fini dell’assegnazione dei diritti in oggetto". Ma cos'è Mediapro? Si tratta di uno dei principali gruppi di servizi audiovisivi del Vecchio Continente, avente sede a Barcellona, controllato dalla holding Imagina e capace di chiudere il 2016 con un fatturato di 1,53 miliardi di euro. Tutta la soddisfazione emerge poi dalle parole del vice-commissario Nicoletti che ha commentato: "È un risultato economico straordinario: siamo molto soddisfatti. Il mercato si è aperto ed il valore del calcio italiano è cresciuto". Gli fa eco il collega Corradi: "Abbiamo dato il giusto valore al prodotto calcio e l'offerta fatta ha reso giustizia a questo. Si vuole creare un marchio Serie A in modo da rendere il tutto commerciabile anche all'estero". Ecco anche la voce di Taxto Benet, tra i fondatori di Mediapro: "Possiamo fare un grande lavoro con la Serie A. Nelle nostre intenzioni sarà visibile in più piattaforme possibile, magari su tutte. In questo modo cresceranno gli abbonamenti e lavoreremo per trasmettere le partite anche sul web per completare l'offerta". Satellite, digitale e web: una proposta a 360° per i clienti da tutto il mondo.Cosa potrebbe succedere? Mutuare il modello spagnolo dove opera beIN Sports ovvero un canale digitale controllato al 50% da Mediapro e al 50% da un fondo del Qatar che si occupa di trasmettere il prodotto del calcio iberico ad altri provider. In Italia in pratica potrebbe nascere un canale interamente dedicato al calcio 24/7 che potrebbe essere venduto a qualunque emittente che però non potrebbe aver voce in capitolo sui contenuti. Sparirebbe quindi la possibilità di acquistare il pacchetto delle gare di una sola squadra e contemporaneamente verrebbe accresciuto esponenzialmente il concetto di calcio-spezzatino con calendari riformati e partite in tutti i giorni e gli orari possibili per colmare il palinsesto e garantire una copertura quasi totale. Non sono però tutte rose visto che Sky ha formalmente diffidato la Lega dall'assegnare a Mediapro i diritti visto che il gruppo iberico "non opererebbe come un intermediario indipendente ma come un vero e proprio operatore della comunicazione". Mediapro avrebbe infatti già avviato un progetto proprio con la Lega per realizzare canali tematici ad hoc con l'intento di vendere anche spazi pubblicitari ripartendo poi i profitti con la Lega stessa. La prima risposta alla mossa del colosso satellitare arriva da Siervo, ad di Infront Italia che ha dichiarato: "Bisogna anche saper perdere sportivamente. Mediapro ha offerto una cifra decisamente più alta rispetto all’ultima offerta pervenuto. Inoltre il modello distributivo e commerciale sarà totalmente diverso: entro 40 giorni saranno forniti tutti i chiarimenti".
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