Ultima partita dell'andata per Inzaghi che però non si sente battuto in partenza contro il Napoli nè a rischio esoneroFilippo Inzaghi si presenta forse per l'ultima volta a Casteldebole per una conferenza stampa prepartita ma ancora una volta predica ottimismo. Con una buona dose di frasi fatte. "Nel calcio non si parte mai battuti - spiega - il Napoli è una squadra molto forte ma noi cercheremo di fare una grande prestazione e portare a casa punti. Le ultime partite dei partenopei contro Chievo e Spal sono state aperte quindi penso che anche noi possiamo fare bene disputando una grande partita. Anzi domani potrebbe essere per noi il match della svolta". Per il mister rossoblù sarà anche una sfida speciale: "Ancelotti è un maestro per come sa gestire un gruppo e le parole che utilizza. Sarà strano incontrarlo come avversario dopo aver vinto tanto insieme, ma è sempre un piacere poterlo riabbracciare. Dopo tante soddisfazioni che gli ho dato in campo però domani spero di dargli un dispiacere". Il tecnico è ancora convinto di aver visto segnali confortanti da parte della sua squadra ed insiste: "Nelle ultime tre gare il Bologna ha fornito buone risposte crollando solo nel finale con la Lazio, avversario forte che ci ha puniti con il raddoppio nel finale. In avvio avremmo dovuto essere più cinici in ripartenza ma non posso rimproverare assolutamente nulla alla squadra sul piano dell'atteggiamento. Solo sulle palle inattive dovremo essere molto attenti e non sbagliare nulla". Chi ci sarà? "Ho la rosa al completo e schiererò i migliori. Palacio ha riposato contro la Lazio per ragioni fische e d'età ma ci sarà, Santander manca di brillantezza dopo la Coppa Italia ma fatico a tenerlo fuori, mentre invece Krejci e Nagy sono affaticati. Orsolini seconda punta? Potrebbe farlo ma davanti ha Falcinelli e Okwonkwo che è stato massacrato dopo la gara contro la Lazio ma secondo me ha fatto bene. Non dimentichiamo che è un ragazzo del 1998 con poca esperienza e merita fiducia". Inzaghi poi non si sente a rischio esonero e dice: "Non mi interessa quello che scrivono sui giornali: non ho mai pensato di mollare e so che ho un ottimo rapporto con società e presidente. Parlo tutti i giorni con i dirigenti e condivido le loro idee. Sono convinto che presto ci riprenderemo e che a maggio il Bologna sarà salvo. Nelle prossime settimane però dovremo fare tutti un esame di coscienza e capire cosa potevamo fare meglio". Chiusura sulla drammatica attualità: "Mi dispiace molto per quello che è accaduto mercoledì sera. Il razzismo allo stadio non deve esistere ed esprimo la mia vicinanza alla famiglia del tifoso scomparso. Non si può più parlare di morti per una partita di calcio".
Calciomercato Bologna, due difensori sul taccuino di Sabatini
Torino: domani la Lazio, poi la sosta. Fuori Zaza, possibile rientro di Sirigu

💬 Commenti