Nel lunch match di giornata, il Parma vince al Tardini contro il Sassuolo e si prende lo scettro dell'Emilia; per la Spal nulla da fare contro la JuventusQuesto Parma non si ferma più, batte anche il Sassuolo nel derby e si piazza al sesto posto scavalcando proprio i neroverdi in classifica. D’Aversa si affida al suo collaudato 4-3-3 con la novità Siligardi nel tridente d’attacco con Gervinho e Inglese; De Zerbi invece, si schiera a specchio con il tridente Boateng-Babacar-Berardi. Succede tutto nella prima frazione di gioco, il Parma parte forte e dopo soli sei minuti passa in vantaggio, con l’attaccante ivoriano lesto a ribadire in rete una corta respinta di Consigli. I neroverdi ci capiscono poco nella prima mezz’ora, faticano a costruire un’azione degna di nota e al 25’ subiscono anche il raddoppio di Bruno Alves. Il primo tempo giocato dai ducali è quasi perfetto, perché l’unico errore arriva al 36’ con il difensore portoghese che atterra Babacar, concedendo il rigore poi trasformato dallo stesso attaccante. Nella ripresa il tecnico bresciano rischia il tutto per tutto, inserendo Sensi e Djuricic e passando al 4-2-4, i neroverdi effettuano un lento giropalla, inefficace, senza mai rendersi pericolosi dalle parti di Sepe. D’Aversa si copre, inserendo Gazzola e schierando la difesa a 5, cercando di sfruttare le ripartenze con il solito Gervinho. L’unico brivido arriva nel finale, quando Bruno Alves si fa perdonare per il rigore concesso, salvando sulla linea un pallonetto di Babacar a Sepe battuto. Al Tardini finisce 2-1 e sorpasso completato; vittoria pesante e meritata per una squadra attenta, concentrata e consapevole dei propri mezzi. La società predica calma e dichiara come unico obiettivo la salvezza, siamo d’accordo ma è altrettanto vero che siamo già a buon punto e meta strada è stata già fatta. Sognare non costa nulla. Per il Sassuolo, un piccolo passo indietro non solo dal punto di vista del risultato ma anche del gioco. I neroverdi, non sono riusciti ad esprimere la loro qualità e non sono mai stati così poco efficaci sotto porta, pagando a caro prezzo ancora una volta l’approccio sbagliato alla partita, interrompendo così una striscia positiva di cinque partite. Domenica prossima al Mapei arriverà l’Udinese di Nicola, un banco di prova importante per rialzare subito la testa.  Troppa Juventus per questa SPAL. Non riesce l’impresa agli spallini che perdono 2-0 allo Stadium con un Cristiano Ronaldo ancora una volta mostruoso. Con un gol per tempo (Ronaldo 29’ e Mandzukic 60’), i bianconeri si sbarazzano dell’avversario e condannano i ferraresi alla settima sconfitta nelle ultime nove gare. Anche se la squadra di Semplici ha giocato una partita dignitosa, dimostrando personalità, identità e non rinunciando alle ripartenze. La superiorità tecnica dell’avversario è stata netta, i soliti errori difensivi sulle palle inattive e la qualità dei giocatori di Allegri hanno fatto il resto. E’mancata un po' di cattiveria, un po' di garra charrua in quelle rare occasioni in cui gli spallini si sono presentati dalle parti di Perin. Va dato comunque il merito a questa squadra di aver tenuto bene il campo e di non aver subito un’imbarcata. Mettiamola così, i biancazzurri hanno perso la partita meno importante; si, perché era "scontato" che finisse così contro una corazzata come quella bianconera. Bisogna voltare immediatamente pagina, gli spallini sono attesi da un trittico di partite importanti dove  incontreranno Empoli, Genoa e Chievo, tre dirette concorrenti per la salvezza; queste sì, che sono le partite da non sbagliare!
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