Analisi di tutti i movimenti di mercato del Bologna reparto per reparto. Scambi Maietta-Romagnoli e Taider-Dzemaili ma anche la scommessa Orsolini

- di Marco Vigarani -

Si è conclusa ieri la sessione invernale del calciomercato ed è quindi arrivato il momento di tracciare un bilancio del lavoro fatto dal Bologna nel mese di trattative. In totale sono state portate a termine 28 operazioni che hanno movimentato 23 calciatori tra prima squadra e settore giovanile. Analizziamo i movimenti di mercato nel dettaglio.Difesa - All'ultimo momento utile si è scelto di accettare la richiesta di cessione di Mimmo Maietta che ha firmato un nuovo contratto con l'Empoli prelevando dalla società toscana il centrale Simone Romagnoli, classe 1990. Ringiovanito il reparto con un elemento che ha tanta esperienza di Serie B, si va comunque a perdere il miglior difensore della rosa e soprattutto un leader dello spogliatoio che ha accompagnato la squadra sin dal primo giorno della ricostruzione post-retrocessione. È stato poi prelevato dal Newell's il centrale mancino Nehuen Paz che però dovrebbe tornare in patria per finire la stagione con la maglia del Lanus. Centrocampo - Anche in questo caso il reparto ha subito una sola importante modifica nata dalla casualità degli eventi personali della vita di Blerim Dzemaili. Il centrocampista svizzero ha chiesto di tornare in Italia in seguito ai problemi nati dalla separazione dalla moglie e così da una parte Donadoni ha ottenuto il rientro del suo miglior mediano, dall'altra è nata l'esigenza di un indennizzo tecnico per i Montreal Impact. A fronte di un'offerta economica importante ha quindi fatto il percorso inverso Saphir Taider che ha quindi concluso la sua seconda e probabilmente ultima esperienza al Bologna. Il valore assoluto in questo caso si è alzato soprattutto sul piano del rendimento offensivo.Attacco - Complice il ritorno a disposizione di Felipe Avenatti, si è scelto di fare spazio all'ex Ternana mandando in prestito al Verona il collega Bruno Petkovic. Nell'ultimo giorno di mercato poi è andato in porto l'arrivo in rossoblù di Riccardo Orsolini, attaccante di proprietà della Juventus che ha girato al Bologna il prestito precedentemente stipulato con l'Atalanta. Il ragazzo resterà in rossoblù fino a giugno 2019 ma sarà di fatto controllato dal club bianconero che potrà far valere il diritto di controriscatto. Chiuso dall'arrivo del collega, è uscito dalla rosa di Donadoni il nigeriano Orji Okwonkwo già autore di tre gol in stagione da professionista: resterà al Brescia fino a giugno con diritto di riscatto e controriscatto. Altre operazioni - Tanti ragazzi in prestito hanno esaurito in anticipo il proprio contratto per cercare fortuna altrove a partire da Luca Rizzo e Marios Oikonomou che hanno lasciato la Spal per trasferirsi rispettivamente all'Atalanta e al Bari. Ritorno in Italia per Deian Boldor dopo la parentesi ai Montreal Impact: per il rumeno si riapre la porta del Verona. Resta in Serie B invece Filippo Falco passando dalla casacca del Perugia a quella del Pescara. Cambia casacca in Serie C poi Lorenzo Musto dal Renate all'Arzachena.Settore giovanile - È stato infine compiuto tanto lavoro anche sul settore giovanile con ben 10 operazioni concluse. In uscita Giordano Trovade è andato a farsi le ossa in prestito al Mosta mentre invece sono rientrati in anticipo dai rispettivi prestiti Aaron Tabacchi (Ravenna), Christian Dondi e Tommaso Satalino (Reggiana). Dall'Imolese arriva Federico Cricca a titolo definitivo e Manuel Di Paola in prestito, dall'Inter ecco la punta Cristian Mutton e dal Pisa invece il centrocampista Kevin Olov Lidin (entrambi a titolo temporaneo). Operazioni concluse sul mercato estero sono invece quelle relative al centravanti Kaloyan Krastev prelevato dallo Slavia Sofia e del fantasista Younes Boufous, svincolato dal Club Brugge. Il giudizio finale? Fatto salvo il ritorno fortuito di Dzemaili e la permanenza di Verdi, il valore assoluto della rosa del Bologna non sembra essere stato innalzato rispetto ad un mese fa. È stato aggiunto il talento cristallino quanto acerbo di Orsolini (che però prelude all'addio estivo proprio di Verdi) ma si è scelto di perdere la leadership di un uomo come Maietta all'ombra del quale non è stato cresciuto alcun erede. Resta irrisolto il problema più grave ovvero la tenuta limitata dei terzini che costringono gli esterni alti ad un dispendioso spreco di energie in fase di non possesso. Permangono poi in rosa alcuni ragazzi insoddisfatti del minutaggio ed altri con un contratto in scadenza nel 2018 (veterani) o nel 2019 (Pulgar, Mbaye e Masina i principali). Da sottolineare anche la tempistica visto che su sei trattative di primo piano, ben quattro sono state portate a termine soltanto ieri nell'ultimo giorno utile: difficile quindi rintracciare segnali di grande programmazione nelle operazioni concluse.
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