Gianni Infantino, numero uno della FIFA (ph. zimbio)

La FIFA con a capo l'italo-svizzero Gianni Infantino per il prossimo futuro ha intenzione di modificare il calendario calcistico e la pandemia che ha stravolto il calendario 2020 potrebbe accelerare i tempi per questo piano di cambiamento che vuole essere fatto per rendere lo sport numero uno del mondo più interessante, visto che negli ultimi anni c'è stato un calo generale di interesse.

FIFA, il piano per un cambiamento epocale

L'idea che è stata studiata è quella di disputare i campionati nazionali con un girone unico (come si usa in Argentina), invece che andata e ritorno e poi alla fine di esso disputare i playoff stile basket e volley. Questo perchè la maggior parte dei campionati a marzo-aprile praticamente sono conclusi con le vittorie finali che vanno sempre alle stesse squadre (Bayern Monaco, Psg, Juventus, ecc.) e in questo modo con la post season, si renderebbe la stagione non solo più interessante, eliminando molti match di fine stagione inutili e scontati, ma ci sarebbe anche maggiore imprevedibilità e meno partite, con un calendario meno intasato. Questa proposta ha trovato conferma ad agosto con i match di Champions League ed Europa League che molto è piaciuta alla FIFA.

Un'altra soluzione molto importante è quella di suddividere il calendario annuale dove in ogni periodo si giocherebbe una competizione: tolto un mese destinato alle ferie dei calciatori e un mese e mezzo per i campionati del mondo e i campionato europei, l'idea è quella di far disputare i campionati nazionali nell'arco di cinque mesi e nei successivi tre i playoff e le coppe europee, mentre nei due mesi rimanenti, disputare le qualificazioni per gli europei e mondiali, anche se per quest'ultima idea alcuni ct non sono favorevoli, perchè disputando le partite in poco tempo, se un giocatore si infortunasse rischierebbe di saltare tutte il percorso delle qualificazioni.

Gianni Infantino cercherà in tutti i modi di far passare queste nuove proposte perchè ormai pensa che il prodotto calcio abbia bisogno di un cambiamento epocale e nei prossimi mesi comincerà a parlarne con le varie federazioni e i club, per vedere come la pensano a riguardo.

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