Momento difficile per McCamey che rischia il taglio, al suo posto la Fortitudo valuta Green

- di Francesco Livorti -

L’assente Stefano Mancinelli chiedeva, in terra marchigiana, un segnale importante per ridurre il gap in classifica con Trieste. Invece, contro Jesi, arriva il quinto stop stagionale. La Fortitudo compie un netto passo indietro rispetto alle ultime uscite. Giornata buia anche per coach Boniciolli che, al termine del secondo quarto, dà forfait per influenza.La sfida dei playmaker tra l’altalenante McCamey e l’ex oggetto del desiderio biancoblù Green, la stravince il cestista della Termoforgia. Il primo sigla 4 punti a tabellino (1/6, 0/3, 2/2), e condisce la sua prestazione con 5 assist in 27 minuti, l’altro, con qualche istante in più a disposizione, confeziona 8 passaggi vincenti, su 16 totali dell’Aurora Basket, e 2 canestri realizzati dalla lunga distanza (0/3, 2/7, -). Il rendimento discontinuo del numero 32 della Consultinvest mette sulla graticola il ragazzo nativo di Bellwood; Demetri, però, è sempre riuscito a rialzarsi nei momenti più opachi. Ad oggi, lo staff tecnico detiene poca fiducia in lui. Nel periodo chiave del match, il point guard non sempre sceglie la soluzione migliore. Tuttavia, la crescita dell’Aquila passa altresì dalle mani dell’americano; è legittimo, attualmente, puntare di nuovo sul giocatore. È tempo, comunque, di invertire la rotta; non ci sono più margini di errore. Il condottiero, quantomeno, possiede un discreto trattamento di palla e una temperata capacità di penetrare la difesa avversaria. Il regista è stato il primo volto nuovo della Fortitudo Bologna targata 2017/18. Lo statunitense può essere definito un giramondo che ha intervallato mete distanti a ritorni in patria improvvisi (NBA D-League). Varie esperienze all’estero nel suo taccuino, tra le quali Turchia, dove riesce a stilare il suo primo contratto da professionista, Israele, Australia e Giappone. Il 17 giugno 2017, approda ufficialmente sotto le Due Torri, tra mille perplessità e poche certezze. 15 punti all’esordio contro Udine e sempre in doppia cifra nei primi 10 incontri, tranne in due circostanze. Questo il suo score, che stava per spolverare molti dubbi. Successivamente, una serie di black out inconcepibili: Forlì, Montegranaro e Roseto. Quando il direttore d’orchestra sembrava in netta ripresa, ecco il 3 di valutazione nella scorsa partita. Le statistiche, finora, parlano chiaro; 49 cesti realizzati da 2 su 95 globali (52%), 17 andati a bersagli dall’arco, a fronte dei 63 provati (27%), 39 su 47 (83%) i tiri liberi segnati a referto. D’altronde, i playoff sono lontani. La Effe può limare i suoi difetti. L’Alma dista solamente 4 lunghezze; la storia deve essere ancora scritta. L’imperativo è ripartire fin da subito. Domenica, al PalaDozza, arriva la Bondi Ferrara: palla due alle ore 18:00.
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