Il trequartista marocchino è il protagonista dell'inizio di stagione dello Schalke. In campionato ha segnato 3 reti in 5 partite, mettendo in mostra tutta la sua classe Mentre a Gelsenkirchen i tifosi si sfregano le mani, c’è chi implora calma e cerca in tutti i modi di glissare sui paragoni. Se, poi, il confronto va fatto con Mesut Ozil e Julian Draxler, temporeggiare sembra più che lecito. Una cosa è certa: Amine Harit è un giocatore di una classe e una semplicità nel trattare il pallone come se ne sono visti pochi con la maglia dello Schalke 04, mostri sacri compresi. Il trequartista marocchino (ma con passaporto francese per essere nato a Pontoise, nell’Ile-de-France) è il faro offensivo della formazione di David Wagner in questo scorcio iniziale di Bundesliga, e sabato scorso ha trascinato nuovamente la sua squadra alla vittoria casalinga contro il Mainz. Un assist nel primo tempo e una rete nella ripresa per avere la meglio sugli avversari, il tutto condito da una serie di giocate che hanno fatto ammattire la retroguardia ospite e confermato la sua grande qualità. Dopo un paio di tentativi di sfondare centralmente, il nordafricano ha deciso di allargare la sua posizione, ed è lì che ha deciso la partita: prima un assist dalla sinistra a tagliare la difesa e imbeccare davanti al portiere il compagno di squadra Serdar, poi il gol a una manciata di secondi dalla fine del match con un esterno destro di pregevolissima fattura. Contro il Mainz, in realtà, Harit non ha fatto altro che bissare la prestazione di sette giorni prima con la doppietta al Paderborn nell’1-5 finale. Classe 1997, cresciuto (come tanti suoi connazionali) nella banlieue parigina, la periferia della capitale francese, Harit ha mosso i primi passi nella Red Star, società attualmente in terza divisione, per poi passare appena quindicenne nel settore giovanile del Nantes. Nella Loira, il marocchino è stato da subito inserito nella formazione B del club gialloverde, dove ha segnato un gol nelle 15 presenze nella stagione 2015/2016. All’inizio del campionato successivo, fresco diciannovenne è stato inserito in pianta stabile in prima squadra, esordendo in Ligue 1 nell’agosto del 2016 nella vittoria contro il Djion in cui è rimasto in campo per l’intera durata della gara. In una stagione abbastanza tribolata per la sua squadra, con due avvicendamenti in panchina (da Girard all’ex Lazio Conceicao) ha trovato con regolarità il campo, siglando anche il suo primo gol nella vittoria esterna del dicembre 2016 contro l’Angers. Nel finale di stagione qualche panchina di troppo, un’espulsione diretta contro il Marsiglia e il desiderio di cambiare aria, qualche giorno prima dell’arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina dei canarini. Nell’estate del 2017 il passaggio allo Schalke, caldeggiato dal tecnico italo-tedesco Domenico Tedesco.Alla prima di campionato contro il Lipsia, Harit si è presentato con un assist decisivo, siglandone addirittura due nella terza di campionato contro o Stoccarda. Per la prima marcatura ha atteso la gara con il Borussia Dortmund, non una partita qualsiasi ma il derby della Ruhr, conclusosi 4-4 e in cui il trequartista ha siglato il momentaneo 4-2 da subentrato. Il bis la settimana successiva contro il Colonia, e un’altra marcatura in Bundesliga, per un totale di 3. La stagione scorsa, invece, un improvviso passo indietro, complici gli infortuni che ne hanno caratterizzato il rendimento: in Bundes appena 18 presenze, di cui solo 12 dall’inizio, un gol e poco più. Anche in Champions, nella stagione dell’esordio, ha inciso poco e niente, nonostante lo Schalke sia arrivato fino agli ottavi di finale dove è stato strapazzato dal Manchester City. Quest’anno, grazie a una preparazione atletica svolta nel migliore dei modi, ha inciso sin dalla prima gara in Coppa di Germania di inizio agosto (due assist nel 5-0 al Drochtersen) e, in campionato, è già a quota 3 reti in 5 match, disputando 445 minuti sui 450 totali. Con il Marocco, con cui ha esordito nel 2017, ha dovuto rinunciare alla Coppa d’Africa (complice l’infortunio dello scorso anno) ed è rientrato solamente il 6 settembre scorso nel pari contro il Burkina Faso. Lo Schalke se lo coccola e ci crede, mentre il resto dell’Europa gli ha già messo gli occhi addosso. La sua duttilità, può giocare trequarti puro al centro o spostarsi su entrambe le fasce per calciare con il suo destro, ne fanno un profilo interessante per le prossime sessioni di mercato. A Gelsenkirchen, come detto, si sfregano le mani, sperando di poter realizzare al più presto l’ennesima plusvalenza. Nome: Amine Cognome: Harit Data di nascita: 18/06/1997 Nazionalità: Marocchina Squadra: Schalke 04 Ruolo: Trequartista, esterno offensivo
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