Partita generosa di un Bologna in 10 ma che non tira mai in porta. Di Francesco ci prova, Destro sbaglia a porta vuota. Buon impatto di Orsolini

- di Marco Vigarani -

Sul campo fradicio di Ferrara c'è un Bologna che lotta, si impegna, corre e cerca di ripartire in ogni occasione nonostante l'inferiorità numerica. Purtroppo però è anche lo stesso Bologna che in 95' di partita non trova neanche una volta la porta avversaria. Tanta fatica per nulla potrebbe essere davvero il motto per la gara disputata dai ragazzi di Donadoni che hanno pagato tanto l'infortunio immediato di Poli quanto l'espulsione di Gonzalez. Eppure i rossoblù chiudono l'incontro con un buon 46% di possesso palla di cui quasi 12' nella metà campo avversaria e con ben 99,67 km percorsi nonostante l'uomo in meno. Scontato il baricentro basso (43,51 metri) ma ben interpretato con una squadra estremamente corta (23 metri di lunghezza media) per cercare di non subire troppo lo svantaggio numerico. Alla fine però conta la pericolosità e così i miseri 5 tiri fuori del Bologna impallidiscono di fronte ai 13 di cui 2 in porta della Spal che si dedica ovviamente di più alla costruzione del gioco (26 azioni manovrate contro 12) lasciando invece ai felsinei l'utilizzo del lancio lungo (24 a 8). Stupisce abbastanza il conto dei cattivi visto che a fronte di 25 falli comessi sono stati distribuiti 9 cartellini gialli (uno doppio con conseguente espulsione) ed 1 rosso.Nell'analsi dei singoli partiamo da qualche confronto diretto: teoricamente Mirco Antenucci e Mattia Destro hanno la stessa produzione offensiva (tralasciamo poi l'errore clamoroso all'ultimo assalto che passerà purtroppo agli annali più neri della storia del Bologna. ) eccezion fatta per un tiro in porta dello spallino che però risulta anche il peggiore dell'incontro in fatto di palle perse (9). In pratica però l'attaccante di Semplici fa tanto lavoro in più per la squadra dando battaglia agli avversari commettendo falli e subendone e vince anche la sfida con il collega sul piano della performance atletica (10,85 km contro 10,68). Il migliore in questo campo è come sempre Erick Pulgar dall'alto dei suoi 11,83 km ma la sfida con Federico Viviani alla fine viene vinta dall'ex rossoblu che, pur giocando mezz'ora in meno, recupera più palloni produce e cerca anche due volte il tiro. Impietoso anche il duello degli esterni con la coppia Mattiello-Lazzari che confeziona 10 cross mentre invece Masina si astiene dal compito e Di Francesco ne prova solo 2. Il figlio d'arte è però uno dei più attivi nella squadra di Donadoni: prova due tiri fuori misura, subisce 3 falli e pareggia il conto tra palle perse e recuperate oltre a correre quasi 11 km. Buone sensazini infine dall'impatto di Riccardo Orsolini che in 16' piazza 2 cross e recupera 4 palloni.
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