Audero 6,5: al 20' sventa la conclusione ravvicinata di Barrow in corner. Non può nulla, a inizio secondo tempo, sul gol di Svanberg. Al 62' indossa la maglia di Superman per chiudere lo specchio a Barrow e salvare la barca in apnea di D'Aversa. Negare il  2-1 di Arnautovic, all'80', è una mission impossible. Al 90' evita ai suoi un passivo ancor più pesante compiendo un miracolo su Skov Olsen.

Bereszynski 4,5: il peggiore della linea difensiva blucerchiata; i continui aiuti di Candreva nei primi 45' ne sono prova. La lentezza nel chiudere Svanberg al 47', in occasione del vantaggio rossoblù, l'ulteriore conferma. Dall'85' Dragusin sv.

Yoshida 6,5: al 37' è al posto e al momento giusti sul destro, a portiere battuto, di Soriano. Al 72', sottoporta, non trova la deviazione del possibile pari per questione di centimetri. L'anello debole della difesa di D'Aversa non è lui. Al 77' si concede il ruolo di assist-man per il momentaneo pareggio di Thorsby. 

Colley 6-: dopo un primo tempo privo di sbavature, viene messo in mezzo, a inizio ripresa, dalla negligenza di Thorsby e dalla maestria tecnica di Dominguez. L'esitazione costa e non poco al gambiano e all'intera retroguardia doriana. Dal 73' Chabot 5,5: i centimetri sono inversamente proporzionali alla velocità nelle fasi di ripiegamento difensivo contro la freschezza dei portatori di palla avversari. 

Augello 5,5: spinge con continuità sulla fascia sinistra nella frazione iniziale del match, garantendo anche ottima copertura sulle timide avanzate di De Silvestri. Al 67', quasi non trafigge Skorupski con un diagonale sinistro che si perde di poco a lato. Peccato che, dieci minuti più tardi, si dimentichi completamente di Arnautovic lasciando libero il bomber austriaco di firmare il nuovo sorpasso del Bologna. Dall'85' Murru sv.

Candreva 5,5: al 23' si coordina bene ma, da ottima posizione nell'area di rigore rossoblù, manca della mira giusta per offendere il portiere rivale. Sei minuti più tardi la mira c'è, ma Skorupski anche. Dopo l'intervallo, viene risucchiato dal vortice depressionario dell'intera Samp. 

Thorsby 6-: temperamento ok, contenimento meno, attenzione difensiva nulla. Il raddoppio mancato su Dominguez, libero, al 47', di ubriacare Colley di tacco, è il preludio propiziatorio del gol dell'1-0 del Bologna. Al 77' è l'unico a credere su un pallone sporco e, dopo un ottimo taglio, realizza il momentaneo 1-1 doriano, ma non basta per salvare la faccia e il risultato finale.

Ekdal 5,5: al 13', sugli sviluppi di un calcio d'angolo, si vede negare il gol dell'1-0 da un attento Skorupski. Non è la sua partita; da uno come lui ci si aspetta molto di più, anche alla luce dell'esperienza del capitano della Samp nella massima competizione calcistica italiana.

Askildsen 6: la conclusione disegnata dalla distanza al 14', degna certamente di più replay, si infrange sul palo. La buona prova della prima frazione di gara viene condita dal salvataggio, sulla linea, del norvegese sul destro di Soriano. Nel secondo tempo cala vistosamente di intensità e condizione fisica. Dal 68' Ciervo 6: dà freschezza e qualità al reparto offensivo dormiente nell'ennesimo match buio della Sampdoria di D'Aversa. Le belle giocate del numero 11 blucerchiato, tuttavia, non trovano mai gli effetti sperati a causa della staticità di chi gioca più avanti di lui.

Gabbiadini 5: la torre impostata da D'Aversa, nel primo tempo, per innescare la profondità di Caputo funziona a metà. Nella ripresa è un fantasma. Dal 68' Torregrossa 5,5: cambiando il numero delle maglie, lì davanti, il risultato non cambia. 

Caputo 5,5: al 24' Skorupski deve compiere un miracolo per deviare in angolo il pericolosissimo destro del numero 10 della Samp. Cerca di bucare la difesa del Bologna per 96 giri d'orologio, ma lo fa male e invano. L'attaccante apprezzato con la maglia del Sassuolo è un miraggio per i sostenitori presenti al Marassi nella 12^ giornata di campionato.

D'Aversa 5: la nave doriana naviga in costante mayday e il suo condottiero pare aver perso la rotta giusta per raggiungere il porto della salvezza. I fischi del Marassi blucerchiato condiscono l'ennesima prestazione insufficiente di un gruppo di giocatori mal messi in campo e incapaci di reagire alla prima difficoltà. L'impressione è che il viaggio del tecnico nativo di Stoccarda sulla panchina della Sampdoria sia ormai arrivato al capolinea.

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