Era il 21 agosto 2020: a La Spezia si festeggiava la prima storica promozione in Serie A. In barba alle regole sul distanziamento, nella cittadina ligure si dava sfogo alla gioia tra caroselli e assembramenti, rigorosamente senza mascherina. Nemmeno 20 giorni più tardi La Spezia era improvvisamente diventata la città con il maggior numero percentuale di casi Covid in Italia: le scuole furono serrate in tutta la provincia, i tamponi positivi crescevano con una curva 10 volte più alta rispetto a tutto il resto del Paese. Le autorità locali, all’epoca, aprirono anche un’inchiesta per epidemia colposa e, a differenza di quanto dichiarato dal Dott. Galli, si individuarono proprio nei bagordi legati alla promozione in Serie A le principali cause del contagio. 

Scudetto Inter, l’impatto dell’epidemia a Milano può essere devastante

Nelle vie di La Spezia, il 21 agosto dello scorso anno, c’era qualche migliaio di persone, praticamente tutte provenienti dalla città ligure o dai paesi limitrofi. Domenica, in Piazza Duomo, i tifosi erano 30 mila, arrivati nel cuore del capoluogo non solo da tutta la provincia, ma anche da altre zone della Regione Lombardia. Ecco perché l’impatto dell’epidemia a Milano potrebbe essere devastante, una bomba a orologeria che, complice le aperture a buon regime di molte attività a seguito della zona gialla, potrebbe far ripiombare nel tunnel di un lockdown totale la città meneghina e l’intera Regione. Ora non resta che monitorare la curva dei contagi e sperare in un miracolo della Provvidenza: resta, in ogni caso, inaccettabile che quanto accaduto in Piazza Duomo possa rimanere, ancora una volta, un qualcosa di totalmente impunito, come avvenuto nel precedente di La Spezia.

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