Roberto Donadoni, alla vigilia della gara con la Fiorentina, ha toccato molti temi. Dai nuovi arrivi alla cessione di Maietta, passando dal modulo e dagli uomini. Palacio ci sarà, da capire chi sarà il sostituto di Verdi.

-di Luca Nigro-

Roberto Donadoni, alla vigilia della gara con la Fiorentina, ha toccato tanti temi anche se inevitabilmente si comincia dalla gara persa domenica scorsa al San Paolo: “Napoli per quanto mi riguarda è un capitolo chiuso, è tutto alle spalle. Purtroppo non possiamo cambiare nulla di quello che è accaduto. Come ho detto dopo la partita, dobbiamo prenderci le cose positive di quella prestazione e trasferirle domani contro la Fiorentina. Troveremo una squadra che per una serie di coincidenze ha perso con il Verona in casa, in una di quelle partite che va tutto storto e sicuramente non è la Fiorentina di quel risultato. Per cui noi dovremo fare una prestazione sui livelli di Napoli cercando di essere ancora più incisivi. Se fai gol dopo 25 secondi non deve portare a pensare “l’abbiamo fatto troppo presto”, ma credere che dopo aver fatto gol possiamo portare a casa la vittoria. La differenza può sembrare minima, ma per me ne fa molta. Quando la squadra, cosi come tuto l’ambiente, ragionerà in questo modo, allora un salto in avanti l’avremo fatto. Un pareggio non servirebbe a nessuna delle due? Onestamente non m’interessa fare questo tipo di discorsi. Quello che mi preme è sapere che domani ci sono tre punti in palio ed io devo andare in campo facendo di tutto per ottenerli. Poi magari viene fuori il pareggio che non è un risultato che non serve, è comunque il risultato di qualcosa che tu sei riuscito a fare in campo. La Fiorentina è undicesima quindi non c’è rischio di rigori contro? A volte si fanno delle battute, anche se c’è del vero dietro il sorriso. Purtroppo non dipende da noi, possiamo solo fare delle osservazioni. Mazzoleni e Orsato designati senza essere fermati? Non lo sapevo, lo scopro adesso ma non è una cosa che mi preoccupa. Nella mia carriera mi è capitato di subire torti, anche pesanti, sia da giocatore che da allenatore. La settimana dopo, quell’arbitro era tornato ade essere quello di prima. Io credo sempre nella buona fede. Magari un arbitro con noi non è particolarmente fortunato e mi auguro che la prossima volta ci metta più attenzione. Palacio per domani è pronto? Credo che sia apposto, non ci sono problemi. Lo abbiamo gestito ad inizio settimana per qualche piccolo fastidio ma direi che dopo l’allenamento di ieri, tutto è ritornato nella norma. Palacio prima punta non lascia spazio a Destro? E’ chiaro che bisogna fare delle scelte, non ho ancora deciso come schiererò la squadra dal centrocampo in su. Dopo la rifinitura prenderò una decisione definitiva. Domani sarà una partita dove non dovremo trascurare nulla e mettere in campo la formazione migliore. Il mercato? Sono arrivati due ragazzi che sono positivi per noi. E’ andato via Mimmo (Maietta ndr) al quale faccio un grosso in bocca a lupo. Direi che la partita di ieri (Empoli-Palermo ndr) è stato un bell’inizio per lui perché se lo merita. E’ andato via da qui con le lacrime e la cosa mi ha toccato e dispiaciuto molto. In una carriera però succedono queste cose, ma sono felice che la sua avventura ad Empoli sia cominciata nel modo migliore e che si giochi le possibilità di tornare i serie A. Questo mi sembra il giusto riconoscimento per quello che ha fatto qui a Bologna. Orsolini e Romagnoli invece sono due giocatori, uno più giocane e uno meno giovane che però ha dimostrato che in serie A può starci. Voglio valutarli bene ma l’impatto è sicuramente positivo. L’innesto più importante è quello di Dzemaili? Per lui è importante trovare il ritmo della gara. Direi che rispetto alla prima partita giocata a quella di Napoli già c’è stata una crescita. Adesso mi aspetto che ci sia questa voglia da parte sua nel portare all’interno del gruppo questa caratteristica di non mollare mai e di non accettare mai la sconfitta anche se figlia di certe situazioni. E’ fondamentale che giocatori con un pò più di esperienza riescano a fare anche questo all’interno del gruppo. Poi è il campo che determina, per cui Dzemaili se la gioca con tutti. L’assenza di Verdi può portare ad un cambio tattico, magari al 4-3-1-2 con un centrocampo a rombo? Sono tutte possibilità che però voglio non mi vengano suggerite da fattori esterni ma da quelle che sono le prestazioni e gli allenamenti quotidiani. Se i ragazzi hanno un approccio positivo in tal senso, allora è tutto fattibile. E’ giusto che ci siano dei principi fondamentali, poi su quello deve metterci le proprie capacità. L’umore di Destro? Il suo umore può solo crescere attraverso le prestazioni che non sono solo quelle domenicali, ma anche quelle settimanali, fatte in allenamento. Verdi? Quando ci sono giocatori importanti che ti vengono a mancare, tutti siamo portati a fare qualcosa in più. Il valore di Simone lo consociamo. Adesso è arrivato Orsolini che ha voglia di dimostrare. Poi ci sono coloro che hanno avuto meno spazio che devono fare ancora di più. Mi auguro di riuscire a sopperire all’assenza di Verdi. Figc? Mi piace ci siano ex giocatori. Sono contento per Costacurta e spero riesca ad apportare dei cambiamenti attraverso la sua esperienza. Faccio a lui e gli altri un grosso in bocca a lupo. La lite con Costacurta di domenica scorsa in tv? Litigare vi garantisco è un’altra cosa, c’è stato solo uno scambio di idee. Questo vuol dire che il rispetto tra me e lui c’è e rimane allo stesso livello di prima". 
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