Il serbo trionfa in finale a Cincinnati in due set, 6-4 6-4, contro un Federer in netto calo, diventando così il primo tennista a vincere in carriera tutti i tornei masters 1000

-di Giuseppe Cambria-

Dopo Wimbledon, questo record: l’uomo che ha vinto tutti i masters 1000 in carriera. Nole Djokovic sembrava tramontato, dopo un periodo lungo due anni di fortissimo calo, invece, in questo 2018, non smette di stupire. Mancava solo il masters 1000 di Cincinnati. A separarlo dal grande traguardo, il serbo si ritrova di fronte l’avversario di tutta una carriera, un certo Roger Federer: le premesse per una grande finale non deludono. Ma un ottimo match disputato da Nole non trova al suo opposto una prestazione altrettanto valida. In un campo a lui favorevole, per la velocità di palla che consente il cemento americano, Federer delude fortemente. Lo svizzero si appoggia esclusivamente sulla propria battuta – ben 11 ace messi a segno in tutto il match- , non riuscendo però a controbattere ai colpi dell’avversario. Il momento del break è questione di poco. Al settimo game Djokovic vola col break e davanti a un Roger estremamente falloso riesce a mettere in tasca il primo set con un netto 6-4. Il secondo set sembra mettersi in discesa per lo svizzero che ottiene subito il break, nel secondo game, e che si porta così sul 2-0. Dura poco l’illusione. Il serbo ottiene subito il controbreak e pareggia successivamente con il servizio: 2-2. Ci saranno solo altri errori di Federer e un servizio perso di nuovo in quel maledetto settimo game. Il secondo set mostra lo stesso identico esito del primo: 6-4. Fine dei giochi, dopo un’ora e 25 minuti, e vittoria doppia per Nole Djokovic al quale mancava solo il torneo dell’Ohio per completare la bacheca dei trofei ottenuti nei masters 1000. Arriva così per il serbo anche il 70esimo titolo in carriera e la posizione numero 6 nel ranking ATP. Chi l’avrebbe mai detto.
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