Il riassunto del match tra Milan e Sassuolo. I rossoneri volano al 3° posto grazie all'autogol di Lirola. Emiliani belli, Consigli no. Donnarumma un bunker E’ la 26^ giornata quella in cui la scala del calcio di Milano, gremita di ben 60000 spettatori rossoneri, è pronta a dare il supporto giusto al Milan di Gennaro Gattuso, quarto in campionato e distante sole due lunghezze dall’Inter di Luciano Spalletti, reduce, a sua volta, dalla pesante sconfitta incassata ieri sera sul campo del Cagliari. Tra il Diavolo e il terzo posto è pronto a frapporsi il Sassuolo di Roberto De Zerbi, sicuramente non nel proprio periodo migliore alla luce dei soli due punti collezionati nelle ultime quattro gare disputate in campionato. Gattuso, tuttavia, non si fida delle statistiche e, per conquistare quella che sarebbe una vittoria importantissima nella stagione in corso, dispone in campo l’undici titolarissimo apprezzato quasi sempre nell’ultimo periodo. Donnarumma, in porta, è, infatti, protetto dai quattro di difesa Calabria, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez; al centrocampo, Kessié rioccupa il secondo perno della diga completata da Bakayoko dopo il problema fisico accusato nel match di Coppa Italia contro la Lazio, mentre l’insostituibile Paquetà, sul lato sinistro, deve fare da raccordo con l’attacco formato da Calhanoglu, Suso e Piatek. Non è un caso che a illuminare la fase di studio dei due team avversi, nei primi dieci minuti del match arbitrato da Valeri, sia proprio il grande feeling tecnico tra i numeri 39 e 10 rossoneri, abili nel dialogare sull’asse sinistro del campo e nel velocizzare una manovra piuttosto lenta nelle altre zone di gioco meneghine. Ad aprire le occasioni da gol della gara è, al 21’, il Sassuolo con Djuricic, bravissimo ad anticipare il proprio marcatore sul bel cross rasoterra dalla destra e nel girare d’esterno sinistro, di prima intenzione, una palla velenosissima che solo un fenomeno come Donnarumma può deviare, in controtempo, con un guizzo basso di reni. La risposta del Milan arriva al 27’, quando Suso interrompe il possesso palla avversario con un cross preciso sul secondo palo per Paquetà; il brasiliano, però, scivola al momento dell’impatto col pallone. Tre minuti più tardi, è Piatek a sfiorare l’ennesima marcatura in rossonero mancando l’appuntamento col gol per questione di centimetri sul cross forte e teso di Kessié dalla destra. Al terzo tentativo offensivo il Milan passa in vantaggio: al 35’, infatti, l’angolo battuto da Suso verso il secondo palo viene deviato alle spalle di Consigli dalla sfortunata deviazione di Lirola sul tentativo di chiudere lo specchio al duo Piatek e Musacchio. L’1-0 dei padroni di casa non tramortisce gli ospiti, anzi li accende ancor più: al 40’ Jeremie Boga sfiora il pari con un gran sinistro a giro dal limite che si schianta sul palo esterno della porta difesa da Donnarumma. Due giri d’orologio più tardi, è il franco-ivoriano troverebbe anche il gol se solo non fosse pescato in fuorigioco sul lancio dalle retrovie del proprio compagno. Il giallo decretato da Valeri nei confronti di Bakayoko per il fallo commesso su Locatelli condisce il finale del primo tempo.Nella ripresa il copione non cambia: il Sassuolo, attraverso un giro palla veloce e preciso, racchiude tutto il Milan all’interno della sua area di rigore e si rende più volte pericoloso nonostante manchi clamorosamente del guizzo finale. Gattuso capisce il momento dei suoi e decide di apportare subito un cambio nella zona nevralgica del campo: fuori un nervoso nonché già ammonito Bakayoko, dentro Lucas Biglia. De Zerbi, dall’altra parte, De Zerbi richiama in panchina Locatelli optando per l’ingresso di Bourabia. Le redini del gioco rimangono nei piedi degli emiliani fino al 64’, quando Consigli commette un doppio errore sul lancio lungo di Kessié per Piatek: l’estremo difensore nero verde prima sceglie male il tempo dell’uscita e poi, scavalcato dalla traiettoria, stende l’attaccante polacco lanciato in porta. Per Valeri è rosso diretto, colore confermato anche dall’ulteriore analisi al Var. Al 68’, pertanto, il secondo portiere Pegolo entra al posto di Magnanelli. Forte della superiorità numerica, Gattuso opta per la seconda sostituzione: fuori Paquetà (ammonito al 51’ per il fallo commesso su Sensi), dentro Castillejo. De Zerbi non rinuncia al tentativo di fare risultato nonostante l’uomo in meno e decide di inserire Matri, al 75’, al posto del falso 9 Djuricic. Un minuto più tardi, Kessié, ben servito da Piatek dopo una brutta palla persa da Boga, potrebbe chiudere definitivamente il match, ma la conclusione forte e centrale viene deviata alla grande dal neo entrato Pegolo. All’85’, dopo l’ingresso sul terreno di gioco di Cutrone al posto di Piatek, è ancora l’ivoriano a rendersi pericoloso dopo una grande azione personale a rientrare nell’area di rigore rivale, ma il sinistro esce distante dalla porta emiliana. Il numero 79 rossonero si fa anche male, ma è costretto a stringere i denti alla luce del numero dei cambi esauriti da Gattuso. Ad entrare nel taccuino degli ammoniti da Valeri è, al 92’, Rodriguez per una perdita di tempo sulla rimessa laterale precedentemente conquistata. Nonostante l’evidente stanchezza e la voglia del Sassuolo di acciuffare un pareggio probabilmente meritato, il Milan regge l’impatto grazie alla compattezza del gruppo e conquista tre punti vitali per la propria stagione, operando il sorpasso in classifica ai cugini dell’Inter davanti al ruggito dell’Inferno degli spalti.
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