Szczesny 6,5: gara attenta quella dell'estremo difensore bianconero. Sul finire del primo tempo, chiude lo specchio a terra, con sicurezza, a Svanberg. Al 66' ribadisce in corner il forte destro sul primo palo di Dominguez. 

Cuadrado 7: le sue sventagliate da una fascia all'altra del campo conferiscono l'ampiezza giusta alla manovra di gioco della Juventus, specie vista la presenza, solo sulla carta, di Arthur e Rabiot nella zona nevralgica. Al 69' salta secco Svanberg e spara il missile (deviato) del 2-0. Sul finire del tempo regolamentare può firmare il 3-0 ma, per eccessiva e legittima stanchezza, manca della consueta velocità nel controllare, mirare e centrare la porta rivale. 

De Ligt 6,5: al 15' ferma una pericolosissima azione d'attacco avversaria con una chiusura perfetta per scelta di tempo e senso di posizione. Al 54' è un muro nel negare agli avversari il pari. Una garanzia.

Bonucci 6,5: non perde mai la testa al cospetto del corposo possesso palla del Bologna. Per un difensore non è il massimo non poter contare sulla propria mediana in fase di impostazione. L'esperienza, a tal proposito, non inganna mai. 

Pellegrini 6: la gioventù offre rapidità di passo sulla fascia sinistra. Dopo un buon primo tempo arrivano le prime difficoltà, nella ripresa, dopo l'ingresso in campo di Skov Olsen. Dal 61' Alex Sandro 6,5: la sua entrata sul terreno di gioco annulla Skov Olsen e offre il contributo difensivo giusto alla Juventus per non incassare la superiorità numerica rossoblù sulla fascia sinistra.

Rabiot 5: al 14', dopo un'ottima sovrapposizione sulla sinistra, cerca un assolo con una conclusione troppo centrale per impensierire Skorupski. Tutto il resto è un mix di noia ed errori tecnici capace di folgorare anche la fitta nebbia del Dall'Ara.

Arthur 4,5: tra il numero di palle perse e i passaggi effettuati esclusivamente in orizzontale non ne combina una giusta in mezzo al campo. Il centrocampo della Juventus fa fatica al Dall'Ara. Il motivo? Le difficoltà del mediano brasiliano ex-Barcellona a far gioco e gli errori di Rabiot. Dal 61' Locatelli 6,5: fare meglio del compagno è un gioco da ragazzi. Con lui in campo la Juventus ritrova le giuste geometrie.

McKennie 6: certamente il migliore del centrocampo titolare bianconero, fa quel che può per tappare i buchi causati dagli errori dei compagni di reparto. Dal 71' Bentancur 6: con il risultato in cassaforte e un avversario ormai alle corde non serve strafare per conquistare la sufficienza.

Kean 5: un fantasma nella nebbia del Dall'Ara, l'attaccante italiano è un giocatore completamente da ritrovare per Allegri e co. Dal 71'Kulusevski 6,5: dà vivacità al reparto offensivo precedemente non supportato al meglio dal centrocampo. 

Morata 7,5: per buona parte della gara fa reparto da solo. Al 6', dopo il classico movimento in verticale premiato al meglio da Bernardeschi, realizza l'1-0 bianconero facendo crollare la porta difesa dall'incolpevole Skoripski con un destro micidiale. Gioca per la squadra e, quando può, punta e salta i rispettivi marcatori grazie alla ritrovata rapidità di corsa. Dall'85' Jorge sv.

Bernardeschi 7: al 6' si rende co-protagonista in occasione del vantaggio juventino vedendo e servendo alla grande il taglio di Morata, rapidissimo nell'insaccare la palla alle spalle di Skorupski. Al 77' timbrerebbe anche il 3-0 per i suoi se solo il portiere avversario non si superasse in corner. Nonostante la nebbia, al Dall'Ara si rivedono i lampi del vero Bernardeschi.

Allegri: la sua Juventus non incanta e, probabilmente, non piacerà ai tifosi del ben calcio. Vincere facendo il minimo indispensabile, però, è una prerogativa del tecnico toscano, consapevole dei limiti di una squadra capace, comunque, di conquistare il terzo bottino pieno nelle ultime quattro gare di campionato nonostante le defezioni. C'è tanto da migliorare, specie nella fase di impostazione della manovra di gioco, ma la conquista del sesto posto in classifica - a pari punti con la Roma quinta - fa ben sperare al mondo Juventino.

 

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