Emilio De Leo e Miroslav Tanjga sono intervenuti in conferenza stampa alla vigilia della contesa contro il Brescia. Ecco le loro parole

De Leo: "I tifosi meritano una vittoria anche al Dall’Ara. Veniamo dal successo di Ferrara, l’obiettivo è quello di dare continuità al risultato di sabato scorso. Innesti di mercato? La società conosce le nostre esigenze a medio-lungo termine. Affinché la rosa sia completa aspettiamo i rientri in difesa. Denswil si accinge a tornare a disposizione. Paz ha fatto vedere che quando viene chiamato in casa risponde presente. Con Tomiyasu ai box per squalifica dovremmo reinventarci lo schieramento arretrato. La squadra fa divertire? Lavoriamo con qualità, fiducia, positività ed empatia. Esiste inoltre un’ottima coesione tra il club e la città. A Casteldebole perciò c’è grande soddisfazione. Quali sono le indicazioni chieste da Mihajlovic per domani? Aggredire la gara dal primo minuto: presentarsi al fischio d’inizio con la consueta determinazione. Invertire l’atteggiamento primordiale avuto con la SPAL. Un altro aspetto cruciale è quello di dimostrare che vogliamo conquistare l’intera posta in palio. Tra le difficoltà sappiamo starci e soprattutto sappiamo rialzarci". Il Brescia ha ottenuto 10 punti, sui 15 totali, in trasferta. L’attenzione è più amplificata? "La comitiva lombarda con Corini ha mostrato di essere un team organizzato, specialmente sull’asse centrale. Essere compatti e attenti, dunque, diventa l’imperativo. Impostiamo l'incontro sul ramo della qualità, dove crediamo di essere migliori e stronchiamo sul nascere le loro transizioni. Noi non ci snaturiamo a seconda dell’avversario; la forza di questo gruppo è concentrarsi sui propri valori. Se altre compagini, come Torino e Fiorentina, ci aspettano, vuol dire che hanno paura di noi. Il girone di andata? Abbiamo sempre messo in secondo piano gli interessi personali, focalizzando il pensiero sempre al nostro allenatore. Siamo orgogliosi del percorso che abbiamo fatto, e i ragazzi devono essere ricordato per la professionalità che hanno dimostrato. Dijks? Il mio auspico è quello di rivederlo presto sul rettangolo verde. Tuttavia qualsiasi tipo di intervista va sempre concordata con i responsabili della comunicazione. La forma è stata sbagliata. Futuro da aspirante allenatore? Mi sono sempre approcciato con la massima responsabilità, perciò sono arrivate delle soddisfazioni raggiugendo tappe professionali importanti. Sono ottimista per il prosieguo della mia carriera. Gotti? A Bologna è stato un buon vice e adesso è un condottiero valido e preparato. Panchina d’oro? È un augurio che facciamo a Sinisa. Non sarebbe solo un valore simbolico, credo che qui si sia svolto un lavoro eccelso. Sarebbe un adeguato riconoscimento. Dzemaili? Voglio ringraziare Blerim, è un uomo speciale. Mi piace sottolineare come umanamente ci abbia dato una grossa mano, in primis in estate".

 

 

Tanjga: "Mihajlovic? Eravamo a conoscenza del suo rientro in ospedale, non è stata una sorpresa. Lotteremo altresì per lui, vogliamo fare il salto di qualità. Brescia? Si presenterà al Dall’Ara per giocarsi le sue carte. Noi desideriamo continuare il percorso di crescita. Loro prediligono le sfide in trasferta. Schouten? Da quando è arrivato si è dimostrato un grande professionista e sta facendo vedere le sue potenzialità. In questo momento sta raccogliendo tutto quello che ha seminato. Barrow? È un giovane versatile, sta crescendo a vista d’occhio e può spaziare in tutti i ruoli del reparto offensivo. Dijks? Da collega mi dissocio dalle dichiarazioni su Inzaghi. Futuro personale? Penso che qualsiasi ottimo allenatore ha un passato da vice. Ed è la medesima via che ha intrapreso Sinisa. Tutti noi dobbiamo avere l’ambizione di diventare mister, ma in questo momento non ho progetti di questo tipo".

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