L'amara sconfitta dell'Italia, scaraventata fuori dai Mondiali per mano della Macedonia del Nord, ha reso pesante l'aria che si respira nell'ambiente della Nazionale. C'è aria d'addio da parte di Mancini rimasto a fondo colpito dalla ‘cocente’ delusione di giovedì sera, ma niente ancora è certo. A parlare di quanto potrebbe accadere è il giornalista Mario Sconcerti che ha scritto un fondo sul Corriere della Sera relativo alla Nazionale: “La domanda non è se Mancini debba dare o meno le dimissioni. La domanda è se il calcio avrà un programma da affidargli. […] In questo stallo Mancini rappresenta un vantaggio perché ha idee e una storia internazionale alle spalle. Ma non è lui che manca, mancano la comprensione dei problemi e mancano le soluzioni. […] C’è adesso sulla Nazionale la stessa confusione che c’è tra le società, gruppi di interesse che vogliono continuamente l’opposto dell’altro. […] Mancini ha oggi il dovere di parlarci di tutto il nostro calcio, il suo interesse è l’interesse di tutti. È il nostro inviato all’interno di un’estinzione”.

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