Dopo Bani e il colpo Tomiyasu, il Bologna stringe per un altro difensore: Stefano Denswil del Bruges. Ecco la scheda dell’olandese che approda sotto le Due Torri per 3,8 milioni di euroLA CARRIERA- Prima di approdare nel prestigioso settore giovanile dell’Ajax, Denswil inizia a dare i primi calci ad un pallone nell’Hellas Sport. Le sue qualità non passano inosservate e nel 2001 si trasferisce ad Amsterdam per iniziare l’avventura con la maglia dei lancieri. Il classe ’93 si farà tutta la trafila delle giovanili fino a quando Frank De Boer lo lancia al debutto in prima squadra il 3 novembre del 2012, contro il Vitesse. Saranno 39 le presenze complessive, 3 gol fatti, 2 assist e 5 ammonizioni e due Eredivise e una Supercoppa d’Olanda messe in bacheca. Nella stagione 2014/15 Denswil viene acquistato dal Bruges. E’ in Belgio che il classe ’93 mostra tutto il suo potenziale e in 5 anni vince due volte il campionato belga, 1 coppa nazionale e una Supercoppa. Nell’ultima stagione l’olandese ha totalizzato 25 presenze di cui l’83% da titolare, 1 gol realizzato, 1 assist e 8 ammonizioni. LE SUE CARATTERISTICHE- Alto 188cm per 76 kg, Denswil ha una struttura fisica asciutta ma comunque possente. L'olandese è un difensore centrale che all’occorrenza può essere utilizzato anche come terzino sinistro. Il ventiseienne ha un piede mancino educato che gli permette di avere attitudini non solo prettamente difensive ma anche di regia, e quindi di impostazione. Inoltre, l’olandese predispone di una buona visione di gioco, predilige spesso il passaggio in verticale e in Olanda molte volte è stato incaricato di battere le punizioni dal limite. Il colpo di testa è un’altra sua caratteristica personale importante; non solo quando deve difendere ma anche quando si ritrova nell’area di rigore avversaria. Giocatore difficile da affrontare e superare nell’uno contro uno, è efficiente nei tackle, nell’intercettare i palloni e nell’anticipo. Sotto profilo condizionale, Denswil è un atleta molto veloce e reattivo. Denswil è un giocatore che negli anni ha dimostrato di saper abbinare quantità e qualità, caratteristiche spesso contraddistinte da un atteggiamento combattente. La sua esperienza e le sue doti potranno sicuramente essere di aiuto alla causa rossoblù. Anche lui, come Tomiyasu, è stato scelto con specifiche attitudini di difesa e di regia quasi a voler consolidare e confermare l’ideale tattico di Siniša Mihajlović: far partire la manovra dal reparto arretrato.
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