Filippo Inzaghi, alla vigilia della gara con la Sampdoria, si sente tranquillo. Ballottaggio Pulgar-Nagy, assente DzemailiAlla vigilia del match di domani al Marassi contro la Sampdoria, Filippo Inzaghi annuncia il forfait di Dzemaili. "Ha preso una botta al ginocchio. Speriamo di riaverlo martedì". La Sampdoria sta vivendo un periodo difficile, sia fuori, che dentro il rettangolo verde: la sfida è stata preparata in base altresì a tale dato? "Dobbiamo pensare a noi stessi. Il calcio è fatto da momenti. I padroni di casa possono contare sulle qualità di Defrel, Quagliarella, Saponara e Ramirez: quindi non è lecito fare calcoli. I blucerchiati sono una buona squadra. Abbiamo tanta voglia, adesso mi aspetto la crescita conseguenziale. Per vincere a Genova bisogna essere anche fortunati". I rossoblù sono chiamati a due trasferte, quella doriana e la sfida in casa dell’Empoli: quanto sono importanti le seguenti battaglie? "Non ho mai avuto insicurezze: ho le idee chiare. Con Atalanta, Sassuolo e Chievo meritavamo la vittoria. Abbiamo sbagliato l’approccio solo in Sardegna. Se conquistiamo un successo possiamo svoltare il nostro cammino". I felsinei, alla luce degli scorsi risultati, sono terzultimi in graduatoria. "L’acqua alla gola ce l’abbiamo dall’inizio. Crediamo nei nostri mezzi. Percepisco la stima di tutto l’ambiente. I miei ragazzi si impegnano; i tifosi lo intuiscono". Un punto debole è il centrocampo. "Non mi soffermerei sull’analisi di ogni reparto. Tutti stiamo balbettando; anche perché siamo un gruppo relativamente giovane. Tuttavia, siamo migliorati rispetto a due mesi fa". Donsah? "Il classe ’96 è in netto miglioramento però ci vuole ancora un po' di pazienza; per 20 minuti, in caso di necessità, potrebbe scendere in campo. Non penso al match col Crotone. A volte sbagliamo a causa dell’inesperienza: non riusciamo a portare tra le mura amiche qualche partita sporca. I 3 punti sarebbero la medicina migliore, anche per affrontare con più tranquillità la parte finale del girone d’andata".  I leader in ogni spogliatoio sono importanti; Palacio rispecchia a pieno titolo le caratteristiche di uomo chiave. "È un giocatore generoso per natura. Sono molto contento di lui". Falcinelli? "Farà la staffetta con l’argentino. Diego avrà una chance da titolare domani o in Coppa Italia". 3-5-2, 4-3-3 o 4-4-2? "Lo schieramento non è il fulcro. In base ai calciatori che scelgo, decido il modulo. Orsolini è il fantasista e l’ipotetico rigorista in mancanza di Blerim. Dijks è in crescita, Krejci sta tornando ai livelli delle prime guerre in terra emiliana, mentre Mattiello e Mbaye sono certezze. Ho dei dubbi di formazione; Nagy e Pulgar in primis. Tutti si allenano ai 2000 all’ora".  
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