L’Inter conquista al Dall’Ara la sua prima vittoria in campionato grazie alle reti di Nainggolan, Candreva e Perisic. Un Bologna generoso per un’ora, poi il crollo.

-di Luca Nigro-

Il calcio è davvero strano. Per oltre un’ora il Bologna tiene testa all’Inter, sfiora anche il vantaggio ma alla fine è costretto ad alzare bandiera bianca sotto i colpi degli avanti nerazzurri. La qualità tecnica vista in campo è certamente netta, ma forse il 3-0 finale è un pò troppo severo. Certamente i rossoblù di limiti ne hanno eccome: se nelle prime due gare era stata evidenziata una certa solidità difensiva al cospetto di un attacco sterile e inconcludente, oggi c’è stata un’inversione di marcia. Eppure per gran parte del match i rossoblù si erano difesi compatti non lasciando varchi all'Inter, peccato che dopo il vantaggio di Nainggolan ci sia stato un crollo anche psicologico. Adesso in queste due settimane di sosta, bisognerà recuperare e lavorare ma con un solo punto in classifica dopo tre gare, tutto diventa più complicato. Alla vigilia, in casa Bologna De Maio vince il ballottaggio in difesa con Gonzalez e va a sistemarsi nel centro destra insieme a Helander e Danilo. Di fatto questa è l’unica novità proposta da Inzaghi che per il resto conferma dieci undicesimi della squadra vista contro Spal e Frosinone. Ancora panchina per Destro, in avanti fiducia nel duo Santander-Falcinelli. Tante novità invece tra le fila nerazzurre: Spalletti torna al 4-2-3-1 preferendo D'Ambrosio a Vrsaljko sulla fascia destra, con Gagliardini al posto di Vecino nel centrocampo a due. Recuperato Asamoah a sinistra, la linea dei trequartisti vede l'esordio dal primo minuto di Nainggolan, affiancato da Politano e Perisic. Ma la notizia di giornata è l’infortunio di Mauo Icardi, out per un guaio muscolare. Al posto del capitano nerazzurro Spalletti sceglie il neo acquisto Keita Baldè. L’Inter parte subito fortissimo e al 2’ crea il primo pericolo del match: cross dalla destra di Politano verso il secondo palo, Skorupski esce a vuoto ma per fortuna del Bologna Perisic non aggancia alla perfezione e la palla si spegne di poco sul fondo. Al 5’ Keita si infila nel corridoio tra De Maio e Danilo, rimpallo a limite che favorisce Gagliardini ma il suo destro è da dimenticare. L’Inter pressa alto, è molto aggressiva ma quando per la prima volta i rossoblù superano la metà campo, vanno vicinissimi al vantaggio. Su azione di calcio d’angolo battuto corto, Pulgar crossa verso il centro dell’area, De Vrij allunga di testa servendo involontariamente Danilo, torre sul secondo palo per Helander che da due metri si vede negare la rete da un strepitoso intervento di Handanovic. L’Inter abbassa i ritmi ma gestisce spesso palla con i ragazzi di Inzaghi compatti a difendere la propria trequarti. I nerazzurri con il giro palla insistito costruiscono una buona chance al 22’ con Keita che serve centralmente Politano, finta su Pulgar e tiro che si spegne sul fondo. Un giro di lancetta più tardi, è Keita a tentare la battuta al volo dall’altezza del dischetto, palla svirgolata con Skorupski che salva in uscita. Cinque minuti più tardi, il Bologna si riaffaccia dalle parti di Handanovic: punizione di Pulgar in area per la testa di Santander, conclusione da dimenticare da buona posizione. E’ un Bologna più attento ed aggressivo in questa fase della gara. La squadra di Inzaghi riesce con abilità a recuperare palla e ripartire. Unica pecca, l’ultimo passaggio. Proprio come al 35’ quando Asamaoh si fa soffiare palla in uscita a limite da Falcinelli, lo stesso attaccante detta il passaggio a Poli ma la sfera di ritorno è troppo lunga con Handanovic che fa buona guardia. L’Inter quando attacca è una sorta di 4-2-4 con i trequarti che giocano sulla linea di Keita. La curiosità sta nei continui cambi di posizione dei quattro con l’ex Lazio non sempre fisso al centro e con Nainggolan, Politano e Perisic una volta a destra, una a sinistra, spesso in mezzo. I nerazzurri chiudono in avanti e proprio al tramonto del primo tempo ci prova il belga con un tiro al volo dal limite che supera la traversa.Il secondo tempo ricomincia da dove era finito il primo: l’Inter fa la partita con un possesso palla prolungato ma lento, col Bologna molto compatto che difende in undici dietro la linea della palla cercando qualche ripartenza pericolosa. La squadra di Inzaghi è brava a coprire le linee di passaggio: Dzemaili al 53’ recupera palla in mezzo al campo ma è troppo frettoloso nella conclusione. Un minuto più tardi, Gagliardini trova in area Keita, tiro di destro deviato da Skorupski. Al 64’ Dijks inizia l’azione che porta al tiro dai 20 metri Dzemaili, altra conclusione sballata. Lo svizzero ci riprova poco dopo al culmine di una triangolazione con Santander e Falcinelli, ma non è giornata: tiro fiacco lontano da Handanovic. Ma proprio quando il Bologna sembrava contenere con facilità la squadra di Spalletti, l’Inter passa. Politano ai 25 metri serve in area Nainggolan che supera Poli, addomestica di destro e incrocia col sinistro nell’angolino più lontano dove Skorupski non può nulla. Inzaghi prova a correre ai ripari inserendo Orsolini al posto di De Maio passando a quattro dietro. Mossa che da una scossa al Bologna: al 74’ traversone di Mattiello, Santander taglia da sinistra verso il centro e di testa sfiora il palo. Al paraguaiano risponde Keita, destro da buona posizione alto. Poco dopo girandola di sostituzioni: entrano Okwonkwo e Destro per Poli e Falcinelli: rossoblù in campo col 4-2-4. Cambia anche Spalletti: escono Nainggolan e Ketia per Vecino e Candreva. Ed è proprio quest’ultimo che all’82’ mette la parola fine al match: verticalizzazione di Politano per Candreva che anticipa Dijks e batte Skorupski. Il Bologna, seppur generoso fino ad allora, crolla e subisce la terza rete nerazzurra due minuti più avanti: stavolta è Perisic a trovare gloria con un destro sotto l’incrocio. Per i rossoblù una sconfitta forse troppo pesante ma che evidenzia tutti i limiti tecnici di una squadra discreta quando deve difendere ma fin troppo includente in avanti.
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