Giuseppe Marotta (ph Web)

Beppe Marotta, è intervenuto in occasione del Festival dello Sport di Trento e tra gli argomenti toccati è tornato sulle parole dell'ex calciatore Antonio Cassano che dopo aver criticato Nicolò Barella durante Euro 2020: "Non mi piace, corre e fa legna, ma qualità poca. Preferisco Locatelli", nei giorni scorsi aveva rafforzato il concetto: "Sta crescendo e crescerà ma non ha niente a che vedere con i campioni, con i De Jong e Pedri del Barcellona, con Foden e questi qua".

Il dirigente dell'Inter ha risposto duramente e senza peli sulla lingua a queste parole: "Barella si è trasformato da talento a campione, mentre Antonio Cassano, per esempio, da talento non è mai diventato un campione".

Poi continuando ha voluto omaggiare il suo giocatore: "Occorre gratificarlo per quello che ha fatto, con un adeguamento del contratto pari a quello di una fascia importante di giocatori che fanno parte dell'Inter. Nelle prossime settimane ci arriveremo. Sarebbe bello, Handanovic ha la sua età e Barella è più giovane. Capitano non si diventa per caso: occorre avere le qualità umane e tecniche per essere un leader. Barella può iniziare a diventare un nostro leader".

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