Roberto De Zerbi tecnico del Sassuolo (ph. social)

L'allenatore del Sassuolo, Roberto De Zerbi, ha presentato il match tra Hellas Verona e Sassuolo ai microfoni di Sassuolo Channel. Ecco le dichiarazioni del tecnico neroverde riportate dal portale TMW.

Che partita si aspetta?
"Mi aspetto di vedere il gusto di giocare con il sangue agli occhi perché questa è una partita se non hai il sangue agli occhi vai in difficoltà. Il Verona sta facendo meglio di tutti in questo anno e mezzo, hanno un'identità forte e sono sempre difficili da affrontare. L'anno scorso abbiamo fatto 4 punti ed è stato difficile, sarà difficile anche per loro e per noi domani".

Quale aspetto sarà decisivo?
"Tutto è decisivo, quando giochi contro una squadra che fa un calcio totale tutto diventa decisivo, diventa decisivo il duello, il singolo nella testa, il coraggio perché il Verona ha coraggio, diventa decisivo come al solito l'episodio, l'aspetto tecnico ma abbinato all'aspetto fisico perché se metti uno e non metti l'altro non puoi fare risultato pieno contro il Verona ma penso anche contro di noi".

Che settimana è stata?
"Una settimana particolare come tutto il periodo. Prepariamo la partita in 2 giorni, altre squadre hanno infortunati e positivi al Covid, non ci lamentiamo".

Infortunati?
"Magnanelli viene ma non ha i 90 minuti. Abbiamo fuori Caputo, Pegolo e Defrel. Recuperiamo Toljan, Haraslin e Ricci e tutti gli altri sono a disposizione e stanno bene".

In un'intervista ha detto che il Sassuolo è ancora al 60%...
"L'ho detto perché non abbiamo mai avuto Magnanelli, non abbiamo avuto sempre Toljan, abbiamo avuto non in condizione Boga, Caputo che è il capocannoniere, ci è mancato Djuricic che quest'anno è determinante per la squadra, non abbiamo avuto Defrel e non abbiamo avuto il tempo per allenarci come si deve perché ci sono state le soste per le Nazionali ed è stato un pre-campionato particolare e quando torneremo con il nostro standard miglioreremo le condizioni fisiche e tattiche, rientreranno i giocatori che spostano e tutto questo mi fa pensare che siamo ancora al 60-65% ma non è detto che quando arrivi al 100% devi avere risultati migliori".

Il calendario?
"Il giorno in cui arriveremo a pensare più di una partita alla volta sbagliamo tutto. Si puiò chiaramente immaginare un ciclo o un mini ciclo di 3-4 partite ma non possiamo permetterci di spostare l'attenzione al di là del Bentegodi e del Verona, senza fare programmi, stilare tabelle. Dobbiamo prepararci con la serietà e con la voglia di fare risultato pieno sempre".

I complimenti?
"Ho più di 40 anni e so che i complimenti di oggi sono tutte critiche al quadrato domani perché più complimenti hai più la critica è aspra. Capiterà che ci saranno dei momenti difficili ma così come arriveranno le critiche arriveranno i complimenti quando torneremo a far bene ma non dobbiamo aver paura di questo, il calcio è un circo che cambia, sposta i giudizi dall'oggi al domani, ti mette delle etichette che poi il giorno successivo vengono tolte, poi le riattaccano e facendo parte di questo mondo bisogna saper dare il giusto peso a tutto".

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