I dati di Bologna-Genoa premiano gli sforzi dei liguri che giocano ed attaccano di più ma il risultato premia gli emiliani trascinati da Pulgar, sempre più decisivo

- di Marco Vigarani -

Leggere i dati statistici ufficiali della Lega Serie A porterebbe ad approvare l'analisi postpartita di Davide Ballardini che parla di un Bologna che ha fatto poco per meritare la vittoria. A favore dei rossoblù emiliani infatti troviamo soltanto il 51% di possesso palla (di cui però solo 8' nella metà campo offensiva), un leggero vantaggio nei tiri in porta (4 a 3) ed il predominio netto nei km percorsi: per la seconda gara consecutiva sono addirittura 116,9 a testimonianza di una condizione atletica sicuramente di ottimo livello. Per il resto è dominio Genoa: più tiri (11 a 6), più occasioni da gol (5 a 4), più calci d'angolo (8 a 2), più cross (10 a 0), più azioni manovrate (20 a 11) e più azioni pressing (8 a 5). Addirittura va segnalato anche il saldo decisamente negativo del Bologna nel contro tra palle recuperate e sprecate: a fronte di 31 recuperi sono infatti stati persi 41 palloni e sbagliati 28 passaggi. Eppure alla fine i gol sono stati segnati solo dagli uomini di Donadoni che hanno sfruttato al massimo le incertezze degli avversari capitalizzando così un grande lavoro tattico testimoniato dall'estrema compattezza dei reparti (21.9 metri di lunghezze media) combinata con l'ormai classico baricentro basso (in media a 44.6 metri).Passare poi ai dati dei singoli atleti permette di sviluppare confronti ed analogie interessanti. Partiamo dalle due maggiori delusioni: Blerim Dzemaili e Goran Pandev. Per entrambi una presenza offensiva sterile (1 tiro fuori a testa più 1 in porta del macedone), nessun recupero e tante palle perse (13 in totale). Ha perso una marea di palloni anche Mattia Destro (11, il peggiore in campo) che però si è riscattato non solo grazie al gol dell'1-0 e all'assist del 2-0 ma anche mettendosi al servizio della squadra con 4 falli subiti e ben 11,33 km percorsi. Parlando di performance atletica ovviamente il migliore in assoluto è stato il solito Erick Pulgar irraggiungibile a quota 12,2 km ai quali ha aggiunto anche tanta qualità (2 assist) e sostanze (3 falli subiti e ben 10 recuperi) risultando nettamente l'mvp della gara. Paradossalmente in casa Genoa è stato Nicolas Spolli a brillare in fatto di recuperi (8) salvo poi regalare a Falletti il pallone che ha portato al raddoppio bolognese. Il premio per il fantasma in campo se lo contendono invece due mezzali: Adam Nagy (1 recupero e 2 palle perse in 78') e Daniel Bessa (3 recuperi e 1 palla persa in 54'). Interessante infine notare che Diego Laxalt e Federico Di Francesco si sono offensivamente annullati a vicenda collezionando appena un paio di conclusioni e perdendo tanti palloni (16 in totale).
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