Il Pallone Gonfiato ha avuto il piacere di intervistare Riccardo Meloni di Calciomercato.it, facendo il punto sulla Serie A.

L'Inter ha conquistato il suo 19° tricolore: un successo legato più ai meriti dei nerazzurri o ai demeriti degli avversari?

Ai meriti della compagine di Conte, senza dubbio. È vero che quest'anno è mancata una alternativa credibile ai nerazzurri, specialmente nel girone di ritorno, però l'Inter ha trovato una quadratura ed è diventata inscalfibile. Guardandoli giocare davano l'impressione che non avrebbero mai subito gol, mentre là davanti il pericolo era costante. La LuLa è entrata di diritto tra le coppie iconiche della Serie A: alchimia e talento, per due attaccanti di straordinaria efficacia. E poi Barella, che merita un capitolo a parte. Sotto la gestione Conte è passato dall'essere una delle più grandi speranze del nostro calcio ad una certezza, assoluta. Barella è quel giocatore che ogni allenatore vorrebbe nella sua squadra, prima lui e poi i dieci intorno. Tanta qualità quella messa in campo dai nerazzurri, ma soprattutto sono una squadra che rappresenta perfettamente il proprio allenatore. Conte si è dimostrato, ancora una volta, l'architetto perfetto per costruire squadre da scudetto: Juve, Chelsea, Inter, non possono essere un caso. Sono stati senza dubbio alcuno la miglior squadra italiana di questa stagione, lo scudetto è più che meritato

Mourinho alla Roma: cosa pensi possa dare lo Special One ai giallorossi? 

La Roma arriva da diverse stagioni in cui è stata bella, ma perdente. Annate in cui hanno espresso un gioco offensivo efficace e di primissimo livello, subendo però tantissimo difensivamente. Ecco, Mourinho è l'antitesi di tutto questo. Un tecnico pragmatico, per cui conta il risultato più che il gioco espresso. Un allenatore che, come si può notare anche sbirciando nello spogliatoio del Tottenham nella serie 'All or Nothing', vuole gente cattiva in campo. Questo aspetto da Villain della Marvel potrebbe essere proprio quello che serve ai giallorossi. Nella sua carriera solamente con il Tottenham non è riuscito a vincere nessun trofeo, o 'zero tituli' per usare le sue parole, ma è stato esonerato a pochi giorni dalla finale della Coppa di Lega contro il City di Guardiola. Sul tempismo dell'esonero penso proprio che abbia influito la finale, se lui avesse vinto sarebbe diventato molto più complicato trattare per la sua buonuscita. Per vincere qualcosa a Roma avrà a disposizione tre anni, come da contratto, e quel 'Daje Roma' ci ha subito messo in chiaro che è ancora quel vecchio volpone. Mourinho non è un pirla, per continuare con le citazioni. In conclusione, Mourinho darà pragmatismo, carattere e cattiveria alla Roma

Calciomercato Milan, come giudichi i casi di Donnarumma e Calhanoglu? 

Sono l'emblema di uno dei maggiori problemi che hanno le società in questo momento: gli agenti dei calciatori hanno troppo potere. Donnarumma prima di essere del Milan è di Raiola, e bisogna farci i conti. In ogni caso arrivare a pochi mesi dalla scadenza senza avere un accordo non è mai la strategia giusta, perché più passa il tempo e più cresce il potere contrattuale dei procuratori. Alla fine mi stupirebbe vedere partire a parametro zero Donnarumma, il Milan gli ha dato tanto e soprattutto il mercato dei portieri nelle big europee rischia di essere piuttosto bloccato. Per Calhanoglu è tutto un altro discorso, non penso che sia una priorità del club e quindi potrebbe diventare un'opportunità per altre società. 

Passando alla Juventus, si parla di un possibile passaggio in bianconero di Icardi: potrebbe essere l'attaccante che manca ai bianconeri? 

La sensazione che Icardi sia un attaccante che ben si sposa con la Juventus c'è da diversi anni ormai. A mio avviso, il suo modo di interpretare il ruolo è molto simile a quello di Trezeguet, non a caso il miglior marcatore straniero della storia della Vecchia Signora. Il PSG ha appena rinnovato il contratto a Neymar ed è molto impegnato su quello di Mbappé, però le cifre per lasciar partire Icardi sono molto alte e la Juventus dovrà affrontare un'estate difficile. Senza l'ingresso alla prossima Champions League, che si è complicato notevolmente a poche giornate dalla fine del campionato, i bianconeri dovranno fare di necessità virtù. E, poi, c'è l'incognita allenatore: senza sapere quale sarà la guida tecnica è difficile fare previsioni sul mercato della Juventus. 

Un pronostico in chiusura legato agli Europei: secondo te l'Italia che cammino farà? E quale sarà il giocatore "sorpresa" della nostra nazionale? 

L'Italia ha tutto per fare benissimo agli Europei. Mancini ha svolto un lavoro straordinario negli ultimi anni, ma sarà anche il primo vero test contro selezioni di alto livello. L'entusiasmo e la qualità del gruppo fanno ben sperare, penso sia la miglior Nazionale da quella del 2006 a questa parte. La “sorpresa” alla fine può essere Immobile: un attaccante troppo spesso sottovalutato, ma che in Serie A ha dei numeri straordinari. In Nazionale non è mai riuscito ad esprimersi come con la Lazio, ma se dovesse arrivare in forma può essere la nostra fortuna all'Europeo. In ogni caso, la voglia di vedere questa Nazionale è tantissima. 

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