Dario Ghiringhelli (ph Social)

Il Pallone Gonfiato ha avuto il piacere di intervistare Dario Ghiringhelli, volto noto di Radio Bianconera, facendo il punto sulla serie A e sulla Juventus.

Dario, il Milan è in testa alla classifica dopo le prime 15 giornate: ancora una casualità o ha il potenziale per restare in alto?

Sicuramente non è una sorpresa. Già nel post lockdown si era vista la potenzialità del Milan di Pioli e la conferma del tecnico anche per questa stagione ha dato continuità al progetto che sta dando i suoi frutti. Da juventino, la speranza è che l'onda lunga di questo momento positivo possa spegnersi con il tempo, anche se la vittoria in 10 uomini contro il Benevento ha confermato la forza di una squadra che riesce a sopperire al meglio anche all'importante assenza di Ibrahimovic. Sono convinto che resterà nelle zone alte della classifica fino alla fine del campionato, per lo scudetto sarà una battaglia fino all'ultimo punto.

Come giudichi fin qui la stagione dell’Inter e di Antonio Conte?

È la classica stagione di Conte: malissimo in Europa - le uniche eccezioni restano la finale di Europa League dello scorso anno con l'Inter e la semifinale raggiunta con la Juventus nel 2014 – ma in piena corsa per il titolo in campionato, anche se subisce troppi gol rispetto agli standard a cui il mister ci ha abituato. In ogni caso, è inaccettabile che una squadra come l'Inter sia fuori da tutte le competizioni europee: se si può trovare un aspetto positivo, l'assenza di distrazioni oltre al campionato potrebbe dare un vantaggio nel lungo periodo. Conte deve comunque gestire una rosa molto ampia: l'uscita di Nainggolan non è sufficiente ed è probabile che i giocatori meno impiegati inizino a puntare i piedi a breve. Già un po' di nervosismo in casa nerazzurra lo si è visto: la litigata inaspettata tra il tecnico e Vidal, suo pupillo, ne è l'esempio.

Capitolo Juventus: quali sono le tue impressioni sulla squadra e Andrea Pirlo a 4 giornate dal giro di boa?

A mio avviso, la Juventus attuale è una squadra che può vincere e perdere con chiunque. Lo si è visto nelle prime 20 partite ufficiali disputate fino ad ora, 14 in campionato e 6 in Champions League: i bianconeri possono andare a vincere 0-3 al Camp Nou con una facilità disarmante e al tempo stesso pareggiare, con altrettanta semplicità, con Crotone e Benevento. La sensazione è che in difesa sia necessario registrare ancora qualcosa, in attacco la potenzialità c'è ma manca ancora qualcosa per raccordare le due fasi. Se in questo mese di gennaio ricchissimo di partite per la Juventus, la squadra riuscirà a mostrare una quadratura del cerchio, soprattutto nella fase difensiva, le cose potrebbero cambiare per il meglio. Anche la maturazione di Pirlo, partita dopo partita, sarà fondamentale per dare la giusta guida al gruppo.

Sempre parlando dei bianconeri, credi che la società debba intervenire sul mercato o è giusto dare fiducia alla rosa attuale?

La rosa attuale è già di alto livello: Cristiano Ronaldo, De Ligt, il Dybala dei tempi migliori, Chiellini, Bonucci e Danilo, solo per citarne alcuni. Anche a centrocampo la Juventus ha giocatori forti: su tutti Bentancur che quando è in forma è davvero eccezionale. Manca qualcosa in fase di impostazione, una valida alternativa alla costante ricerca di sfondamento sulle fasce. La Juventus avrebbe già in rosa i giocatori adatti per fare questo: come detto Bentancur e Arthur. La speranza è che grazie a Pirlo, un maestro in quel ruolo, possano maturare in fretta e accendere la luce alla manovra bianconera. È altrettanto importante, poi, trovare una punta di riserva: un problema che la Juventus si trascina dalla scorsa stagione e che è necessario risolvere quanto prima prendendo un giocatore in grado di occupare l'area come un vero centravanti.

Fino ad oggi in campionato, c'è una squadra che ti ha impressionato particolarmente? E una che ti ha deluso?

Mi ha sorpreso l'ennesima rinascita dell'Atalanta. Nonostante una partita da recuperare è nelle zone alte della classifica e, anche alla luce di un'assenza fondamentale come quella del Papu Gomez, un’altra stagione ad alto livello rappresenta già un grande traguardo, assolutamente non scontato. Anche il Verona è una bella sorpresa, per il gioco, per le prestazioni e per la qualità dei giocatori, Zaccagni su tutti. La delusione per me è la Lazio, una squadra che solo qualche mese fa lottava per lo scudetto e ora si ritrova a metà classifica con un distacco dalla vetta pressoché incolmabile. Aggiungo anche la Fiorentina che, al di là della clamorosa vittoria contro la Juventus, sta viaggiando ampiamente sotto le aspettative.

Nella tua formazione ideale, qual è il giocatore che non potrebbe mai mancare?

Cristiano Ronaldo, per quanto è decisivo nelle partite. Se guardiamo l'ultima gara della Juventus, quando si è acceso lui tutta la squadra ha iniziato a giocare meglio. Un gol, un assist e un altro gol hanno trascinato i bianconeri al successo. Cito anche De Ligt: oltre all’aspetto tecnico, anche dal punto di vista carismatico, nonostante la giovane età, la sua assenza, insieme a quella di CR7, si è fatta sentire.

Un pronostico in chiusura: il tuo favorito per lo scudetto?

Chi è davanti è inevitabilmente favorito, quindi Milan e Inter. Se la Juventus, al termine del tour de force di gennaio, avrà trovato la quadra e al tempo stesso sarà riuscita a portare a casa un buon numero di punti, rientrerebbe assolutamente in corsa per il titolo. Già il match di stasera rappresenta uno snodo importante: con una sconfitta, il distacco dalla vetta diventerebbe decisamente significativo.

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