Il pessimismo dell'Uefa davanti al dilagare del Covid-19 nel continente. Ceferin, nuovo vertice per riprogrammare il calcio europeo: priorità ai campionati L’onda funesta del Coronavirus non si placa, al contrario si espande travolgendo sempre più ogni Paese europeo presente sulla propria larghissima traiettoria. Le proiezioni sulla fine dell’emergenza sanitaria continentale rimangono annesse all’effimero campo delle ipotesi, motivo per cui Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa, proverà a formulare domani a Nyon un nuovo piano per i calendari dei campionati nazionali e delle coppe europee. L’ultimo verdetto dell’Union of European Football Associations si è tradotto nel rinvio degli Europei 2020 al 2021 e nella decisione di chiudere i campionati nazionali entro il prossimo 30 giugno. Ciononostante, il dilagare del Covid-19 sta convincendo a poco a poco, sempre più, i massimi vertici del calcio europeo a rivedere il proprio disegno di ripresa del calcio europeo. A Nyon regna sempre più forte il pessimismo sulla chiusura a breve termine dei campionati dei singoli Paesi, motivo per cui, secondo il Corriere dello Sport, già nella giornata di domani Ceferin potrebbe prorogare il termine ultimo per le competizioni nazionali o, addirittura, ridurre il numero delle restanti gare delle Coppe europee con lo scopo di liberare spazio per le gare dei campionati e chiudere nel migliore dei modi la stagione limitando quegli ulteriori danni che si ripercuoterebbero anche nella annata calcistica. Per ora ci si muove nel raggio delle idee e delle indiscrezioni. Spetterà all’Uefa formulare l’ardua sentenza sul da farsi nel minor tempo possibile.
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