Dopo quasi nove anni, in Texas torna al successo Kimi Raikkonen precedendo Verstappen e Hamilton. Delusione per l'altro ferrarista VettelLe delusioni di Vettel. Ce ne sono di peggiori, di gare, ma il tedesco non esce dal Texas soddisfatto: "Aspettare ancora prima di fare il sorpasso su Ricciardo? E' sempre molto facile parlare alla fine della gara. Poi non sono sicuro che sia mia la colpa del contatto con Daniel. Volevo metterlo sotto pressione per attaccarlo poi la curva successiva, quindi non volevo giocarmi tutto in una curva sola ma ovviamente lui non mi ha visto, ha chiuso e siamo entrati in contatto. Per me ovviamente è stato un problema visto che ho perso diverse posizioni finendo in testacoda. Sono deluso per la mia gara, sono deluso per aver deluso il mio team oggi, ma sono molto felice per la vittoria di Kimi". E così è tutto rinviato. Ad Austin una gara avvincente e rocambolesca laurea Kimi Raikkonen, ultima vittoria a inizio 2013 con la Lotus, e Max Verstappen come i migliori del lotto. L'olandese fa il naive e racconta la gara: "La chiave della mia gara è stato senza dubbio il primo giro e l'undercut su Bottas, anche questo aspetto è stato molto importante. Poi sono riiuscito a correre come volevo, ho potuto mantenere il mio ritmo e fare la mia corsa. Quando ho dovuto lottare con Hamilton per la seconda posizione non ho mai pensato alla sua condizione, alla sua posizione nella classifica mondiale. Non ho pensato alle sue possibilità di vincere il campionato. Ho fatto solo del mio meglio". Hamilton è solo terzo e deve rinviare alla gara prevista domenica sul circuito messicano dedicato agli Hermanos Rodriguez la possibilità di confermarsi Campione del Mondo. Un indomito Vettel, nonostante un cozzo al via con Ricciardo, poi ritirato, riemerge dal fondo e arriva quarto, rendendo vani anche tutti gli atteggiamenti da cameriere cui la Mercedes costringe Bottas, quinto alla bandiera a scacchi. Vanno a punti anche le due Renault di Hulkenberg e Sainz, la Force India di Perez, ottavo, Hatrtley su Toro Rosso ed Ericsson su Sauber.
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