A capo della FIGC va Roberto Fabbricini assistito da Costacurta mentre invece Giovanni Malagò diventa commissario della Lega Serie A

- di Marco Vigarani -

Il vuoto di potere è stato riempito: il calcio italiano da oggi ha di nuovo dei punti di riferimento. La giunta esecutiva del CONI ha infatti scelto tanto il commissario federale quanto quello della Serie A pescando, come preventivabile al proprio interno. Al vertice della FIGC va infatti Roberto Fabbricini, segretario generale del CONI, affiancato dai subcommissari Alessandro Costacurta e Angelo Clarizia saranno i due subcommissari mentre invece il presidente del CONI Giovanni Malagò diventa il commissario della Lega assistito da Paolo Nicoletti e Bernardo Corradi. Magari sconosciuto al grande pubblico, ecco il primo discorso di Fabbricini: "Non credo di essere un carneade, chi lo pensa forse è entrato da poco nel mondo dello sport. La mia militanza a livello dirigenziale è una garanzia. Dobbiamo fare tantissime cose, ma non essere precipitosi. Tutti dovranno collaborare: l'obiettivo è riconsegnare a chi vorrà prendere in mano la Figc una bella famiglia pronta a risollevarsi". L'ex difensore Costacurta invece ha affrontato direttamente il tema del nuovo CT azzurro: "I nomi sono quelli già sentiti: Mancini, tanto per farne uno. Dobbiamo cominciare i colloqui ma penso che sia necessario un selezionatore". Un'ulteriore precisazione arriva poi da Fabbricini: "Da Conte a Mancini, fino ad Ancelotti o Ranieri. Nessuno è in pole position e nessuno è fuori dal gioco, chi ha nobilitato il calcio italiano sarà preso in considerazione". Dopo la spedizione olimpica in Corea invece Malagò si prenderà in carico il compito gravoso di mettere pace all'interno della Lega Serie A. Ecco le motivazioni che lo hanno spinto a ricevere da Fabbricini questa nomina: "Diciamolo chiaramente: prima bisogna risolvere la grana in A, altrimenti non risolviamo nulla. Le priorità sono i diritti tv e il rinnovo della governance". E a chi gli chiede spiegazioni sulla presenza dell'ex centravanti Bernardo Corradi che finora era assistente del tecnico della Nazionale Under 17, ecco la risposta: "Serviva una persona di campo, pulita. Corradi ha fatto il super corso a Coverciano, ha avuto esperienze televisive ed il suo ruolo nell'Under 17 sarà di aiuto per trasferire ai presidenti di A le esigenze dei giovani e dei vivai". Il diretto interessato si è limitato ad una nota in cui afferma: "Sono lusingato da questo incarico e disponibile nei confronti del presidente Malagò, con il quale parlerò domani. A quel punto vedremo cosa ci sarà da fare".
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