Tatarusanu 6: al 34' è attento e preciso nell'uscita volta a sradicare la sfera dal piede di Arnautovic sull'ottima verticalizzazione di Hickey. Al 78' è sontuoso nel negare il gol del 3-2 allo stesso attaccante austriaco. Incolpevole sui gol del Bologna.

Calabria 6,5: al 35' allarga il divario tra le due squadre con un siluro che butta giù la porta e l'umore dell'intera parte rossoblù del Dall'Ara. Colpevole, in occasione del 2-2 di Barrow, di ritardare la trappola del fuorigioco assieme al compagno di reparto Kjaer: la morbidezza dei due in fase di copertura sul gambiano è lampante e determinante. 

Kjaer 6: annulla bene Arnatovic per 83 giri d'orologio e il redivivo Santander per i restanti 11. La pecca arriva al 52', quando, preso in mezzo dall'assist di Soriano per Barrow, non telecomanda come suo solito la linea del fuorigioco, ma cerca di deviare invano, in scivolata, il filtrante dell'italo-tedesco.

Tomori 6,5: al 30' chiude alla perfezione il tracciante per Barrow grazie alle classiche lettura e rapidità difensive. Torna ad essere il solito muro difensivo dopo la brutta prestazione di Oporto.

Ballo Touré 6: al 58', sul 2-2, la sua galoppata sulla fascia destra genera la seconda espulsione dell'incontro. Un fattore non da poco, visto l'andamento dell'incontro e il risultato finale mostrato dal tabellone del Dall'Ara.

Tonali 6: quella di oggi non è di certo la sua migliore prestazione in rossonero. Grinta e precisione non sono direttamente proporzionali alla diligenza. La precauzionale sostituzione dopo i primi 45' è figlia del cartellino giallo rimediato per una manata nei confronti di Arnautovic. Dal 46' Bakayoko 5,5: la determinazione con cui entra in campo è notevole, la prestazione decisamente meno. Colpa di una condizione da ritrovare dopo l'infortunio al polpaccio appena smaltito. Lontanissimo dall'essere la ‘diga’ tanto apprezzata durante la prima avventura al Milan.

Bennacer 7: in una partita difficile e confusionaria, il centrocampista algerino, nonostante le lampanti difficoltà nel fare da collante tra la difesa e l'attacco, riesce ad espugnare il Dall'Ara all'84' con un colpo da campione. Il sinistro al volo dal limite dell'area, infatti, non lascia scampo a Skorupski e spiana la strada per la vittoria del Diavolo, contribuendo a regalare il momentaneo primato in classifica a Stefano Pioli. 

Castillejo 6: dopo i primi 15' minuti di difficoltà nel dare supporto in difesa sulla corsia destra del campo, lo spagnolo prende le misure nella doppia fase di gioco supportato anche dal risutato in discesa in favore del proprio team. La sua partita, sufficiente, termina allo scadere del primo tempo per infortunio. Dal 46' Saelemaekers 5,5: la sua entrata in campo non stravolge la gara. Lo abbiamo visto fare cose migliori sui rettangoli di gioco di Serie A. 

Krunic 6-: al 20' prende il tempo a Soumaoro sul lancio dalla difesa di Kjaer causando il rosso diretto al difensore rivale. Ancora una volta, nella posizione di trequartista, non incide come dovrebbe nel match. Dal 63' Giroud 6: al 76' sfiora il gol con un gran colpo di testa nel cuore dell'area di rigore felsinea; miracoloso Skorupski nel chiudere lo specchio al francese.

Leao 6,5: la prima accelerazione del Milan porta la sua firma. L'ottimo taglio del numero 17 meneghino viene sventato, al 15', da Skorupski. L'azione fa da preludio al gol del portoghese, arrivato, un minuto più tardi, grazie al sinistro deviato da Medel nella porta rossoblù. Peccato che la tenuta fisica dell'esterno rossonero cali drasticamente nella ripresa. 

Ibrahimovic 6: al 16' fende la foschia del Dall'Ara con un assist in verticale da manuale del calcio per l'autore dell'1-0 Leao. Al 27' può portare i suoi sul 2-0, ma il colpo di testa da distanza ravvicinata è troppo debole per far ledere a Skorupski. Al 50' riapre il match con un autogol evitabile sul corner tagliatodalla sinistra di Barrow. Al 90', dopo quasi un intera partita da peggiore in campo, riesce a battezzare l'angolo giusto e a chiudere la storia del match sul 4-2. 

Pioli 6,5: le assenze sono tante, troppe. Il suo Milan deve, però, ritrovare lo smalto nel gioco e l'attenzione difensiva dimostrati nella prima parte del campionato. Avanti di due gol e in superiorità numerica, i suoi ragazzi si fanno rimontare in appena 3' da un avversario sulla carta inferiore di 10 punti in classifica. Il primato in classifica conquistato grazie alle reti, nel finale, di Bennacer e Ibra non possono ingannare il tecnico rossonero, chiamato a riconferire al Diavolo l'organizzazione smarrita nelle ultime gare di campionato e Champions League.

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