Dopo il pareggio rimediato in extremis contro la Fiorentina, il Bologna di Sinisa Mihajlovic sarà di scena allo Stadio Olimpico Grande Torino per affrontare i granata di Walter Mazzarri. L’analisi sui piemontesi LO SCORE STORICO E LO STATO DI FORMA DEL TORINO Sono 132 i confronti ufficiali avvenuti tra le due squadre: 45 le vittorie del Bologna, 47 quelle del Torino e 40 i pareggi.Negli ultimi 5 confronti il Bologna ha vinto 2 volte, poi 2 pareggi e 1 sconfitta. Tra le mura amiche, nelle ultime 5 sfide, il Torino ha vinto 3 volte e perso in 2 occasioni. Lo score di Walter Mazzarri contro il Bologna vanta di 18 confronti contraddistinti da: 6 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte. Non batte i rossoblù dal maggio del 2013; in quella stagione allenava il Napoli e gli azzurri si imposero al Dall’Ara con un secco 3-0. In carriera ha battuto 3 volte Mihajlovic poi ha rimediato 4 pareggi e 2 sconfitte. Il Torino finora ha totalizzato 24 punti, uno in più del Bologna. In casa ha raccolto 11 punti, segnato 9 reti e ne ha subite 12. Nelle ultime 5 gare di campionato ha totalizzato ben 10 punti sui 15 a disposizione e giovedì sera si è assicurato anche il passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia battendo ai rigori il Genoa. I NUMERI STAGIONALI DELLA SQUADRA PIEMONTESE Con 24 reti all’attivo il Torino ha l’8° attacco del campionato. Con una media realizzativa di 1.24 gol a partita nei 90’, è la 2^ squadra della Serie A per il maggior numero di realizzazioni di testa (6). Terza, invece, per reti segnate su calcio di rigore (5). Settima difesa della competizione con 26 reti subite (media: 1.35 nei 90’). Con una media pari al 48.8% è al 12° posto nella classifica relativa al possesso palla. Tra i punti forti della squadra allenata da Walter Mazzarri spicca la capacità di essere molto abile nei duelli aerei. Infatti, con 806 contese, è la squadra del campionato con il maggior numero di tentativi; è Belotti il giocatore del Torino che ne ha effettuati di più (106), seguono Izzo (91) e Zaza (83). In 18 partite giocate il Torino è la 2^ squadra della Serie A per palloni persi (1915); Belotti (168) e Aina (162) sono i giocatori che hanno i numeri peggiori. Tra le altre difficoltà riscontrate dai granata c’è anche la scarsa capacità di andare al tiro. Sono solo 198 le conclusioni effettuate (17^ del campionato) e la classifica interna è guidata da Belotti (43), Zaza (22) e Ansaldi (22).Il Toro è una squadra che predilige molto i cross; non a caso è la 3^ della competizione per il maggior numero di tentativi (359). Di questi: 168 dalla destra, 185 dalla sinistra e 44 verso l’area di rigore. Ansaldi è il giocatore che ne ha effettuati di più (73), a seguire ci sono Verdi (60), De Silvestri (43), Aina (34) e Baselli (31). Altro dato rilevante sono gli uno contro uno tentati, ben 631, un quantitativo importante che la vedono in testa in questa particolare graduatoria. Anche qui, a guidare l’elenco interno c’è Ansaldi (99) seguito da Aina (78), Verdi (77) e Belotti (72). Al 16° posto, invece, nella classifica relativa ai passaggi (6318): è il difensore Izzo ad aver il maggior numero di disimpegni (734). Seguono Baselli (601), Rincon (592) e Aina (467). Con 307 falli fatti è la squadra più cattiva della competizione. Il Torino concede molto agli avversari; significativo il numero relativo ai tiri subiti (299 – 3^ peggiore della Serie A). Ultimo dato rilevante sono gli 854 palloni intercettati finora (3^ del campionato). Il 25% dei gol realizzati (6) sono stati messi a segno tra il 60’ e il 75’. Subisce maggiormente nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo (8 reti – 31%). L’ASSETTO TATTICO: VERSO IL 3-4-2-1 CON UN ASSENZA IMPORTANTE Due sono le certezze: il Torino si presenterà con la difesa a 3 e con i due esterni a tutta fascia, ormai marchio di fabbrica di Walter Mazzarri. Il modulo principalmente utilizzato dal tecnico toscano finora è stato il 3-4-2-1 ma può presentare due varianti: il 3-4-1-2 oppure un 3-5-2 più coperto. L’ex tecnico dell’Inter dovrà rinunciare a Lyanco, Baselli e soprattutto ad Ansaldi, quest’ultimo reduce da una distrazione al gemello mediale. L’esterno del Torino sarà un assenza molto pesante nell’economia tattica e del gioco granata dato che l’argentino è uno dei calciatori deputati alla costruzione della manovra ma anche quello più duttile nelle due fasi di gioco.In difesa torna a disposizione Bremer che potrebbe completare il terzetto con Izzo e Nkoulou. A centrocampo l’unico certo di un posto è Rincon, si giocano una maglia da titolare Meité e Lukic. La scelta sarà molto importante perchè con il primo Mazzarri opterebbe per una mediana molto fisica, con il secondo avrebbe il giusto mix tra quantità e qualità. Sulla fascia sinistra De Silvestri è in vantaggio su Laxalt, sulla destra spazio ad Aina. Falque è tornato ad allenarsi in gruppo ma non dovrebbe scendere in campo dal 1’. Quindi spazio a Verdi e Berenguer, quest’ultimo però è insidiato da Zaza che insieme a Belotti potrebbe formare una coppia d’attacco di peso. Il Bologna dovrà essere brava a sfruttare la stanchezza fisica e mentale del Torino considerando che è reduce dai 120’ giocati in Coppa Italia. I granata fanno molta densità in mezzo al campo e gli attaccanti spesso sono i primi difensori. La squadra di Mihajlovic dovrà sfruttare tutte la caratteristiche qualitative dei singoli, essere rapida nella fase di costruzione del gioco e utilizzare le corsie laterali considerando che i due esterni svolgono un lavoro dispendioso in fase offensiva e quindi lasciano molti spazi. Il Torino concede molto, i tiri dalla distanza potranno rivelarsi un’arma vincente. (Fonte dati: Wyscout)
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