Il riassunto del match di campionato tra Milan ed Empoli: i rossoneri conquistano la terza vittoria consecutiva. Piatek non si ferma più
Nell’anticipo serale del venerdì, il Milan di Gennaro Gattuso ospita, a San Siro, l’Empoli di Giuseppe Iachini. Dopo cinque risultati utili consecutivi in campionato, i rossoneri sono chiamati a dare ulteriore continuità al proprio rendimento per allontanare in classifica la Roma di Eusebio Di Francesco, impegnata domani sera, a sua volta, allo Stirpe, in casa del Frosinone. Gattuso sa di avere una chance ghiottissima da non fallire e schiera i suoi con un 4-3-3 che vede stravolta la corsia di destra, occupata da Conti in difesa e da Castillejo in attacco al posto dello squalificato Suso. Le restanti pedine rossonere mandate in campo dal tecnico calabrese sono praticamente le stesse delle ultime partite disputate in campionato: Donnarumma in porta, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez in difesa, Kessié, Bakayoko e Paquetà al centrocampo, Piatek e Calhanoglu in attacco. Il fischio di Giacomelli dà inizio a un match che mostra, sin da subito, un ritmo di gioco a dir poco blando e prevedibile da parte di ambedue le squadre. I padroni di casa, infatti, si curano più del possesso che del movimento senza palla, dando vita ad una manovra di gioco lenta e mai sfruttabile dal numero 19 Krzysztof Piatek. Dopo un timido tentativo toscano fallito da Caputo, al 10’ il Milan passerebbe in vantaggio con Paquetà se il brasiliano non fosse pescato dal Var in fuorigioco sull’ottimo cross dalla sinistra di Rodriguez. Il resto del primo tempo è una vera e propria cantilena di passaggi orizzontali dei rossoneri, spezzata al 22’ e al 26’ dagli unici squilli di Castillejo deviati ottimamente in angolo da Dragowski. Al 45’, è Kessié a tentare invano la via del gol con una conclusione che impreziosisce un inserimento puntuale spegnendosi, tuttavia, sull’esterno della rete. L’intervallo fa bene al team di Gattuso che, nella ripresa, non esita ad accelerare il ritmo sin da subito: non è un caso che, dopo un primo pericolo creato da Krunic dopo una bella sponda in area di Caputo, il Diavolo passi in vantaggio con la solita sentenza polacca. Piatek, infatti, è un vero e proprio rapace nel perfezionare in rete di prima intenzione il bel cross rasoterra di Calhanoglu dalla destra e nel mettere a referto il settimo gol della propria carriera rossonera. Il Milan non si ferma e due minuti più tardi dà il colpo del k.o. ai rivali: a portare i meneghini sul 2-0 è Franck Kessié, il quale, servito pregevolmente sulla corsa da Castillejo, scavalca Dragowski con un tocco sotto a dir poco delizioso. Iachini cerca di rianimare il proprio team con una doppia sostituzione: fuori Acquah e Farias, dentro Ucan e La Gumina. Il risultato immediato, però, altro non è che un passivo di tre reti. Al 67’, infatti, Castillejo, ben servito da un gran cross rasoterra di Conti, corona la propria ottima prestazione con una zampata sul primo palo che non lascia scampo all’estremo difensore avversario. Sul 3-0, Gattuso richiama in panchina Piatek e Paquetà e manda in campo, al loro posto, Cutrone e Borini. Il resto della gara è scritto dall’arbitro Giacomelli, che, dopo aver deciso le ammonizioni di Di Lorenzo e Calhanoglu, annulla il gol del 4-0 a Borini per una posizione influente di fuorigioco di Cutrone sull’azione personale dell’ex-Sunderland. Nel match verosimilmente terminato da un pezzo, c’è anche tempo per la terza e ultima sostituzione dell’Empoli: Pajac, infatti, subentra a Pasqual al 74’. Dall’altra parte, i tifosi di casa possono riabbracciare Lucas Biglia, il quale, i dopo i lunghi mesi di stop per infortunio, viene chiamato riassaporare l’erba di San Siro al posto di Bakayoko a dieci minuti dal triplice fischio finale del direttore di gara e alla conseguente certificazione della terza vittoria di fila dei rossoneri, ancor più soli, al quarto posto in classifica, alla luce dei 45 punti conquistati sinora.
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