Ancora polemiche ed errori in serie A. Fabbri a Frosinone si fa condizionare dal VAR. Due gravi errori di Maresca all’Olimpico penalizzano il MilanSalve a tutti i lettori del “Pallone Gonfiato”, sicuramente avrete letto o sentito questa settimana della notizia che l’arbitro Claudio Gavillucci della sezione di Latina è stato sottoposto a visite mediche ed è in attesa del responso medico, ma non è stato ugualmente convocato al raduno dove avrebbe espletato solo mansioni tecniche e non fisiche, cosa si aspetta? Ma tranquilli, c’è un fascicolo aperto alla Procura Federale nei confronti del Sig. Marcello Nicchi e del Dott. Nicola Rizzoli dopo un esposto dei legali di Gavillucci. Speriamo bene perché conoscendo certi personaggi AIA, sicuramente non gli daranno vita facile e non mi riferisco naturalmente ai colleghi che ritroverà alla Can, perché questi ragazzi sono persone di una intelligenza sopraffina e accetteranno Gavillucci come se non fosse mai andato via. Questa vicenda, più umana che associativa, mi entusiasma perché, lasciatemelo dire da ex associato, è una rivincita che ripaga gli associati onesti che hanno dovuto abbandonare per “incompatibilità caratteriale” con l’Onnipotente o con altri personaggi illustri di questa AIA. Abbiamo dovuto abbandonare perché non è più la famiglia di tutti ma solo di pochi eletti. La vicenda Gavillucci e il VAR quest’anno (non si capisce più nulla come utilizzarlo) stanno dando una sferzata e anche il Gran Capo ha subito un bel colpo. L’AIA, grazie alla presunzione e arroganza del suo maggiore rappresentante, quello che sta subendo negli ultimi anni è veramente allucinante. In primis sta perdendo la sua dignità e gli uomini migliori ed inoltre, da voci di corridoio del “Palazzo”, sembra che ci sia una guerra interna e finalmente qualcuno comincia a mettere dei paletti all’uomo simbolo per antonomasia che addirittura si vuole abbassare il quorum, si avete letto bene, il QUORUM, che aveva già ridotto al 55% a sua immagine e somiglianza, oltre che a suo piacimento e sta cercando di ridurlo ancor di più. Spero che la FIGC vigili seriamente e non consenta ciò come già accaduto circa due anni fa prima delle le prossime elezioni. Che sia la volta buona per un vero rilancio dell’AIA, questo si che mi sta veramente a cuore. In bocca al lupo …… colleghi. EMOLI – CHIEVO (2-2): Arbitro Di Bello di Brindisi (Caliari – Liberti), IV° Rapuano, VAR: Doveri, AVAR: Preti. Al Castellani una partita tra due squadre che tentano di evitare la retrocessione ma che alla fine raccolgono un punto ciascuno. Una gara determinata da troppi silent check. NAPOLI - SAMPDORIA (3-0): Arbitro Pairetto di Nichelino (De Meo – Longo), IV° Pezzuto, VAR: La Penna, AVAR: Posado. Nessuna attenuante per la Sampdoria nella sconfitta del San Paolo di fronte alla vice capolista. Napoli in splendida serata con Hamsik il migliore in campo. Occorre un silent check da parte dell’arbitro al VAR La Penna per dare a Pairetto la conferma e accordare all’88’ il penalty ai partenopei: il fallo di mano di Andersen è nettamente dentro l’area sul tiro del polacco Zielinski dai 20 metri. Verdi realizza il calcio di rigore. JUVENTUS – PARMA (3-3): Arbitro Giacomelli di Trieste (Paganessi – Gori), IV° Piscopo VAR: Chiffi, AVAR: Di Iorio. Non basta il solito grande Ronaldo ai bianconeri per vincere una gara già acquisita. Al 74’ la Juve conduceva per 3 a 1 ma la determinazione dei ducali è stata ripagata. Purtroppo Rugani e Caceres non potranno mai sostituire due colonne come Chiellini e Bonucci. Minuto 28: completamente inventato un fallo di mano al limite dell’area parmense da parte di Scozzarella che viene anche ammonito ingiustamente. Dal replay si vede chiaramente che il pallone colpisce pienamente il dorso. La punizione di Pjanic non ha l’esito sperato. 45’: ancora Giacomelli, decisamente non in serata, si inventa un rigore per i bianconeri, ma Chiffi al VAR lo richiama a rivedere l’immagine. Il fallo non esiste assolutamente, semmai è Caceres che strattona il diretto marcatore parmense: rigore giustamente non assegnato. SPAL – TORINO (0-0): Arbitro Mariani di Aprilia (Di Vuolo – Muto), IV° Sacchi, VAR: Rocchi, AVAR: Tegoni. Partita nervosa quella che si è svolta al “Paolo Mazza” di Ferrara, con 51 falli e ben 11 ammoniti:  5 nelle file spalline e 6 in quelle granata, compresa la doppia ammonizione al torinista Nicolas N’Koulou. Alcune giuste, come la prima al camerunense, nella seconda invece è lui a subire il fallo da Paloschi, mentre quella di Ansaldi al 2’ per un’entrata a martello, meritava un cartellino di diverso colore del giallo. Altre sono apparse decisamente eccessive, insomma, anche Mariani si è adeguato nervosamente al clima dei calciatori in campo e la sua direzione non è sembrata delle più brillanti, ma conosco bene le qualità dell’apriliano che si riprenderà già dalla prossima.UDINESE – FIORENTINA (1-1): Arbitro Orsato di Schio (Tolfo - Rocca), IV° Massimi, VAR: Marinelli, AVAR: Ranghetti. In ricordo di Davide Astori inizia il confronto tra l’Udinese e i viola di mister Pioli, reduci dalla sonante vittoria in Coppa Italia sulla Roma per 7 a 1. Una gara tirata fino all’ultimo secondo e ben diretta da Orsato (non è una novità), ma quello che non comprenderò mai è perché il VAR si utilizzi anche quando tutto è chiaro e mi riferisco alle due reti entrambe regolari sin da subito. GENOA – SASSUOLO (1-1): Arbitro Manganiello di Pinerolo (Costanzo – Rossi C.), IV° Volpi, VAR: Abisso, AVAR: Tonolini. Un bel pareggio a Marassi tra due squadre ben messe in campo. Un solo episodio degno di noto all’88’: Manganiello è troppo buono a non punire con il rosso il fallo di Rogerio difensore del Sassuolo su Pandev. Abisso al VAR non interviene. INTER – BOLOGNA (0-1): Arbitro Pasqua di Tivoli (Bindoni – Mondin), IV° Giua, VAR: Massa, AVAR: Meli. Ritengo che l’Inter sia l’unica squadra del nostro campionato a non esprimere un gioco e anche Mihajlovic, nuovo allenatore dei rossoblù, conoscendo i mille difetti della sua ex squadra, ha messo ancora in risalto le scarse qualità dei vari reparti nerazzurri e meritatamente il Bologna ne ha approfittato, portando a casa un’insperata ma tanto importante vittoria. Nulla da evidenziare per quanto riguarda episodi di una certa importanza. ROMA – MILAN (1-1): Arbitro Maresca di Napoli (Carbone – Lo Cicero), IV° Abbattista, VAR: Calvarese, AVAR: Di Liberatore. Una gara in bilico fino alla fine, ancora protagonista Piatek autore del gol del vantaggio rossonero. Un episodio alquanto dubbio in area romanista al 53’ e nessun intervento del VAR Calvarese: Suso si libera di Kolarov con una finta e quest’ultimo non fa altro che trattenerlo e buttarlo per terra Maresca, insufficiente la sua direzione, non fa assolutamente nulla ne Calvarese al VAR lo richiama. Il fallo è evidente con tanto di rigore. All’82’ Pellegrini commette fallo su Suso a 10 metri dell’area giallorossa, il romanista merita il secondo giallo ma l’arbitro della sezione di Napoli fischia il fallo senza espellere Pellegrini. Mi dispiace, ma così non è dirigere una gara, davanti all’evidenza non si può essere mestieranti. FROSINONE – LAZIO (0-1): Arbitro Fabbri di Ravenna (Tasso – Santoro), IV° Di Paolo, VAR: Mazzoleni, AVAR: Passeri. Ha dell’assurdo quello che succede al “Benito Stirpe” di Frosinone. Siamo intorno al 26’, cross dalla destra in area laziale il pallone sta per terminare tra i piedi di Ciano e Bastos si disinteressa della sfera sbilancia e strattona vistosamente l’avversario. Bravo Fabbri ad accordare immediatamente il penalty e ad ammonire anche il difensoreB. Lo stesso Ciano mette la palla sul dischetto, tutto pronto per la battuta e invece Mazzoleni, ormai fuori fase sia quando è in campo che come ieri al VAR, richiama l’arbitro ravennate al review. Dopo diversi minuti il penalty viene misteriosamente revocato. Signori, anche le piccole meritano rispetto e se continuiamo così il calcio va a farsi benedire. CAGLIARI – ATALANTA (0-1): Arbitro Valeri di Roma 2 (Del Giovane – Marrazzo), IV° Marini, VAR: Piccinini, AVAR: Vuoto. 63’: rete annullata a Freuler. Calcio di punizione dalla sinistra dell’area di rigore sarda, il pallone termina sui piedi di Pasalic ma il croato è al di là della linea del fuorigioco, Marrazzo non segnala nulla e occorre l’intervento dell’AVAR Vuoto a mettere in evidenza l’irregolarità.
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