Chi si sente orfano delle telecronache Nba di Flavio Tranquillo può andare in libreria e cercare Processo a Diego Armando Maradona. Flavio interpreta, ovvero scrive l'accusa, e il reato è ovviamente La mano de Dios, il gol segnato all'Inghilterra nell'86. Per condannare Maradona, Flavio parla di sientimento e di basket e racconta la storia della Generacion Dorada: "Quando la squadra albiceleste si preparava alle Olimpiadi del 2004, Ginobili era il leader di quella rappresentativa. Il Paese, però, era in condizioni molto difficili. La Federazione non riusciva infatti a sostenere adeguatamente gli atleti di quella squadra. (...) Ginobili convoca i compagni e dice: "Ragazzi, qui rischiamo di farci male, però c'è qualche cosa che va oltre i soldi e oltre i contratti. Quando abbiamo iniziato a giocare a pallacanestro eravamo poveri,ci allenavamo proprio in palestre come queste. Se oggi non ci alleniamo, forse non potremo ambire più a dimostrare cosa siamo diventati". E la Generacion Dorada, come dice il nome, con il giusto sentimiento, è arrivata alla medaglia d'Oro ai Giochi battendo in finale l'Italia.

LeBron James parla con sientimento alla Lakers Nation

Vinto l'anello cercato, a maggior ragione dopo tutto quello che è successo quest'anno, dalla morte di Kobe in poi, LeBron James si rivolge alla community gialloviola, che ha cittadini in tutto il mondo, parlando di sientimento. In sottofondo però si sentono altre chiacchere: è lui il più forte in assoluto, ha superato Michael Jordan, hanno senso paragoni tra personaggi comunque storici tanto diversi come le ere che hanno rappresentato e rappresentano ? Altro consiglio letterario. The athletic scrive che il dibattito su chi meriti ii titolo di Goat, Geatest of All Time, se non si arrabbia Mohammed Ali', è sciocco. e aggiunge che il vero confronto è da fare tra Magic e LeBron. "Quanto separa James da quelli del suo livello, con l'eccezione di Magic, è il suo modo di passare la palla". E The athletic cita anche i passaggi che attraversano il campo per arrivare sul lato debole. E Jordan è avvicinato a Kobe, non a LeBron, per la pressione che mettevano entrambi sulla difesa

La lettera di Adam Silver tutti. Pure a me

Ricevo dal commissioner Nba un messaggio indirizzato proprio a me, Luca Corsolini. Vero, basta iscriversi a una newsletter, ma il tono è così ricco di sientimento che mi sembra una lezione utile per tutti: "Questa stagione Nba è stata diversa da tutte le altre nella storia della lega e ti ringraziamo per averci seguito passo dopo passo. L'intensità delle partite a Orlando è un riassunto di tutto quello che amiamo del basket Nba. Spero che tu sia stato ispirato dalle prove delle squadre e dei giocatori nei playoff e nella Finale. Il nostro obiettivo per la prossima stagione è avere di nuovo i tifiosi nelle arene, ma la salute e la sicurezza rimarranno la nostra priorità. Così, mentre siamo completando i nostri programmi, ti invitiamo a restare connesso durante la offeseason con la lega, le sue squadre e i giocaori sui social media. Grazie ancora per il tuo eccezionale supporto durante tutto l'anno. Sinceramente, Adam".

Da questa parte dell'oceano ...

...riceviamo ben altre comunicazioni. Squadre che non si presenteranno a una partita, contagi in crescita ai due estremi del continente e per chi sta in mezzo il doppio turno infrasettimanale: era già una montagna molto alta da scalare, adesso è diventata una preoccupazione seria. Invece delle statistiche, si deve guardare l'evoluzione sanitaria negativa nei vari Paesi. Servirebbe un po'di sientimento, e non solo la freddezza da contabili di chi si appella ai regolamenti per chiedere un numero minimo di giocatori o di chi si nasconde dietro ai calendari per dire che si deve giocare a tutti i costii. Se poi qualcuno ha intravisto qualche ombra di una strategia social del basket, europeo e italiano, mi faccia un fischio, perchè devo essermi perso qualcosa. Ma non credo ...

Fantinelli da copertina

Per chi ha visto giocare Marzorati, Ossola e D'Antoni, per chi abita nella città dove hanno giocato Caglieris e Brunamonti, e pure Djordjevic e, prima, Anconetani, è difficile pensare che Fantinelli sia un play classico. Ma Fantinelli non ha colpe, ognuno è legato alla sua generazione. Lui poi ha un vantaggio su di me: mio figlio è un suo tifoso. Per un anno, il campionato scorso, mi ha detto: la sfiga di Matteo è che per un infortunio non ha potuto svolgere, nell'estate 2019, il lavoro che aveva programmato sul tiro da tre. In effetti, la mossa (stra)vincente di Djordjevic nel derby dell'anno scorso fu Teodosic in quintetto e libero di non difendere battezzando il buon Fantinelli, che pure fu uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca. Adesso lo stesso Fantinelli è il leader, il leader !!!, nelle classifiche relative al tiro da 2 e da 3, ed è sua, non dei tre tenori, la firma più grande nella prima vittoria della Fortitudo. Non si può più battezzarlo e, anzi, come dimostrato già da Moraschini nella finale di Supercoppa, Djordjevic e Teodosic hanno un problema se oltre a giocare a fuori, dove però ci sono anche Banks e Aradoeri, lui si mette in post basso. Continua, forse, a non essere un play classico, ma è qualcuno di molto più adatto ai suoi tempi: è un ottimo Fantinelli. Anche i padri devono usare più sentimiento e ascoltare le passioni dei figli  

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