Guardate con attebzione il braccio sinistro di Amedeo Tessitori: c'è in tutta la sua evidenza un tatuaggio, e si tratta con ancor più evidenza dei cinque cerchi olimpici, ennesima riprova che certe esperienze ti restano addosso. Resta addosso a qualcuno, giocatori e tifosi, la vittoria di ieri della Virtus in Turchia nell'esordio in Eurocup ? Oggi sulla pagina basket della Gazzetta la partita dei campioni d'Italia era un titolo piccolo, tutto lo spazio era per la partita di Euroleague di Milano. Come ho riconosciuto i cinque cerchi, così mi sento di riconoscere nella posizione della Gazza un problema di tutta la serie A. Intendiamoci, non contesto la scelta giornalistica, anche sapendola pure editoriale ( Gazzetta è media partner di Euroleague ). Ma non è la soliuta storia del potere mediatico di Milano: se non interessano le vicende dei campioni d'Italia ( e sul mercato pubblicitario la Segafredo, robusto sponsor del Giro d'Italia, vale quanto Armani ) e di una squadra come la Reyer, il problema è di tutto il campionato visto che in Europa giocano anche Trento ( sempre in Eurocup ) Brindisi, Sassari Treviso e Reggio in altre manifetazioni: metà serie A gioca partite che hanno mediamente una buona copertura tv ma non arrivano al grande pubblico.

Pubblico, ponsor o quali altre motivazioni ?

Perchè si gioca in Europa ? Prima risposta, la più facile, ma anche la più difficile da realizzare, specie in questa stagione: si gioca per qualche incasso in più. Seconda risposta: le coppe per certi ambienti e per certi sponsor hanno più fascino delle partite domenicali ( altro problema per il campionato ). Ultima riposta, quasi paradossale: è più facile vincere certe coppe, quelle Fiba, che in serie A ( di nuovo un problema per il campionato ). Su tutto, una considerazione: a parte Milano e Virtus, parzialmente la Reyer, nessuno per andare in Europa si è permesso il lusso di un roster allargato. Vanno bene le squadre del campionato, a dire implicitamente che non è sostenibile il modello che la coppa, non le coppe, parliamo solo dell'Euroleague, impone alle squadre.

La posizione Virtus

La Segafredo gioca quest'anno con lo scudetto sulle maglie con la prima missione di guadagnare l'Euroleague. Per se', e, come detto, per riequilibrare l'attenzione verso l'intero campionato, che pure sarebbe sotto rappresentato. La Virtus ha appena presentato la sua campagna abbonamenti: le due modalità, full, con 19 partite di regular season tra campionato e coppe, ovvero la regular season che si gioca in Fiera, permettono di fare un conto facile. Quest'anno le partite italiane e quelle europee costano più o meno uguali. Cosa succederà l'anno prossimo ? Milano Asvel, la partita che si è presa tutta la pagina della Gazzetta, è una partita di cartello per definizione, perchè di Euroleague. Milano viene da una partita casalinga contro la Reyer da 2400 spettaori, dopo partite casalinghe in Eurioleague andate un po'meglio in questa magra stagione di lenta ripresa. L'anno prossimo per vedere la Virtus, veroimilmente la miglior Virtus, contro  Barcellona, Real e Cska, per non dire Milano, si pagherà davvero quanto si paga quest'anno per, con rispetto parlando, Cremona e Pesaro quando in campo andrà verosimilmente una Virtus B? Se la gente anche nella ricca Bologna dovrà scegliere siamo sicuri che sceglierà per il campionato ? Senza peccare di sovranismo, per carità, l'Europa è al pari della capienza dei palasport il problema più grosso che pende sul basket italiano. E non c'è solo la mediaprtnerhip di cui si è critto: l'Armani è tra i partner dell'Euroleague, nessuna meraviglia se, promossa alla coppa maggiore, anche la Segafredo assumerà  quel ruolo. Di sicuro, aumenterà il divario tra le due big e un campionato che non può permettersi certi budget.

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