L'ultima parte del discorso di Commisso a un anno dall'acquisizione della Fiorentina: "Iachini mi ha impressionato Castrovilli vuole rimanere. Chiesa..." Nel giorno dell'anniversario dell'acquisizione della Fiorentina, Rocco Commisso rivela il progetto che vedrà protagonista il proprio team sul campo. Su allenatore, direttore sportivo e mercato il presidente della Viola non usa giri di parole: "Iachini mi ha impressionato, lavora molto. È stato malato in questi mesi e non lo sapevo, ha tutto il mio supporto. Dobbiamo vedere cosa succede in questo finale di stagione, io chiedo all'allenatore e alla squadra di continuare il percorso che abbiamo lasciato senza scherzi, così da fare nuovi progetti. Pradè è stato riconfermato durante un periodo brutto. Ho chiamato Barone, gli ho detto di rassicurare il nostro ds. Fosse stato per me, non avrei fatto nessun contratto. I contratti hanno delle conseguenze, questi sono i problemi dei contratti. Per quanto concerne il mercato, non posso promettere nulla. Non faccio promesse che non posso mantenere. Non racconto bugie. Io dico solo le cose quando sono sicuro che potrò farlo. Sarà un mercato diverso sicuramente, ci sono meno soldi. Abbiamo già fatto dei grandi investimenti. Abbiamo preso tanti giocatori a gennaio. In attacco con Cutrone, Vlahovic e Kouamè siamo messi bene. Poi ci sono Ribery, Chiesa e Sottil. Siamo una bella squadra, ma se ci sarà da rafforzare la squadra lo faremo, nel limite delle nostre possibilità. Certamente c'è tanta voglia di lottare per traguardi più alti, voglio stare nella parte sinistra della classifica e possibilmente il più in alto possibile. Ci tengo a precisare che tutti i miei ragazzi, compresi Chiesa e Castrovilli, devono restare concentrati per questo finale di stagione. Se Chiesa vuole, può andare, ma solo alla cifra che vogliamo noi. Per Castrovilli il discorso è diverso, mi ha detto che vuole restare qui. Per questo gli ripeto di non deludermi. Io voglio vincere tutto, ma dobbiamo essere pratici. Un passo alla volta. Voglio restare a Firenze e portare la Fiorentina più in alto già dal prossimo anno. È importantissimo avere i ricavi anche per pagare i giocatori stessi, e non devo chiedere a nessuno la possibilità di mettere i soldi: lo decido io. Sarebbe bello se mi lasciassero fare lo stadio, l'obiettivo è entrare il più presto possibile nella top 20 dei club del mondo". Sulla candidatura di Joe Barone al consiglio federale della Lega Serie A, Commisso ci tiene a precisare: "La nostra proprietà è rappresentata molto bene tramite Joe. In Lega c'è qualcuno più antipatico e qualcuno più simpatico, ma voglio stare bene e sono contento che Joe si candidi al consiglio federale. Abbiamo sempre chiesto lo stesso rispetto per tutti: non voglio essere meglio degli altri ma nemmeno secondo a nessuno. Io sono l'unico straniero, oltre a mister Lee, per investimenti nel calcio italiano. Sento di aver fatto a Firenze il più grande investimento nello sport coi miei soldi: se poi dovessimo fare lo stadio...". Il presidente della Fiorentina chiude il proprio intervento con un riferimento a quanto successo a Minneapolis dopo la morte di George Floyd: "Mediacom è proprio vicino Minneapolis. Questa cosa non sarebbe mai dovuta succedere, voglio dire che pure io all'inizio sono stato discriminato in America e le opportunità di lavoro non erano tante. Non voglio neanche dirvi quanto la mia famiglia abbia dovuto lavorare. Non accettiamo il razzismo. Alla Fiorentina gli ultimi giocatori che abbiamo comprato sono tutti stranieri: siamo al cento per cento per la diversità e l'opportunità per tutti. Non accettiamo alcuna discriminazione, credo che nessuno me ne abbia mai fatta in Italia e per questo dico grazie".
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